Good bye Lenin!

19/06/2004. Regista: Wolfgang Becker. Sceneggiatura: Wolfgang Becker, Bern Lichtenberg. Interpreti: Daniel Brühl, Katrin Sass, Chulpan Khamatova, Maria Simon. 120 min. Germania. 2002. Giovani.

Di produzione tedesca, il film ha ricevuto il premio Angelo Blu per il miglior film europeo al Festival di Berlino 2003. Bravi il regista Wolfgang Becker e la protagonista, un’eccellente Katrin Sass. Molto originale l’idea da cui scaturisce il film. Nel 1989, la signora Kerner è convinta fautrice del socialismo reale. Come cittadina della Berlino comunista vive completamente dedita al partito e alla diffusione della dottrina comunista. Finita in coma, per un infarto, si risveglia mesi dopo in una Germania riunificata, dove la cortina di ferro è ormai un ricordo. È a questo punto che il figlio, Alex, durante la convalescenza della madre a letto, preferisce farle credere che nulla è cambiato, onde evitarle ulteriori shock. Ma risulta sempre più difficile mantenere questa finzione.

Il film, a metà tra il dramma e la commedia, finisce per ottenerne un cocktail gradevole. Si critica il comunismo e, al contempo, si demitizza il capitalismo; si giudicano le menzogne, cui tanto spesso ricorrriamo per piegare la realtà ai nostri desideri; si loda il sacrificio di vivere per gli altri e si profila il tipo di società ideale. Senza scadere nell’utopia, l’abilità del regista indugia sui personaggi, alle volte meschini, pieni di luci e ombre, ma sempre vivi e credibili.

Good by Lenin! è film un po’ discontinuo, alle volte schematico, ma sempre su una falsariga spontanea e leggera dove niente appare troppo fuor di luogo. Ottima la scelta degli attori, capaci in ogni momento di evocare la complicità del pubblico. Ne viene fuori un’interessante metafora sulla caduta delle ideologie. Juan Orellana. ACEPRENSA.

Pubblico: giovani. Contenuti specifici: V, S+, D, F. Qualità: *** (MUNDO CRISTIANO)

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