Bowling a columbine - Una Nazione sotto tiro

12/06/2004. Regista. Michael Moore. Sceneggiatura: Michael Moore. Documentario. 123 min. USA. 2002. Giovani-Adulti.

Oscar 2002 per il migliore documentario, quest’opera ha ottenuto il premio speciale a Cannes e il premio César, del cinema francese, al miglior film straniero. Michael Moore è personaggio assai noto negli USA, grazie sopratutto a due serie di telefilm di gran successo (TV Nation –premio Emmy 1995- e The Awful Truth).

“Siamo pazzi per le armi o semplicemente siamo pazzi?” È l’interrogativo costante che riaffiora nelle due ore di documentario, caratterizzato dai travolgenti ed esilaranti 30 minuti iniziali, anche se lo spettacolo tende poi a perdere progressivamente di livello. Per rispondere a quella domanda sottesa al film, Moore teorizza quella cultura della paura, che si perde alle origini della società statunitense. Una paura quasi generalizzata, che ha indotto gli americani ad armarsi fino ai denti (250 milioni di pistole e fucili, di proprietà di quei bianchi che, per lo più, abitano zone residenziali senza problemi di delinquenza, secondo Moore). Due tragici eventi (la strage perpetrata da due studenti alla Columbine School e la morte di una piccola di sei anni per mano di un coetaneo di colore, munito di una pistola trovata a casa di parenti) costituiscono i colpi ad effetto della narrazione di Moore, ricca di testimonianze.

In diversi momenti, il film spinge alla riflessione. E lo fa con grazia, agilità e notevole forza narrativa (agevolata da una degna colonna sonora). La tendenza ovunque presente, nel cittadino qualunque e nelle autorità, a reagire sproporzionatamente davanti gli eventi, viene presentata col notevole humour usato da Moore, per mettere alla berlina quel razzismo endemico e quel capitalismo incapace di solidarietà, presenti in quella società.

Durante le riprese del film, gli attentati del famigerato 11 settembre hanno sconvolto il piano iniziale di Moore. Il regista ha finito per esagerare la propria linea, scadendo in una frettolosa e populista sintesi della violenta storia degli USA, scadendo in una caustica pantomima. È deplorevole che proprio Moore venga meno a quell’equilibirio che pretende, ripetutamente, dai connazionali. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: giovani-adulti. Contenuti: V+, S+, D+, F. Qualità: *** (MUNDO CRISTIANO)

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