21 grammi (21 grams)

5/06/2004. Regia: Alejandro González Iñárritu. Sceneggiatura: Gulliermo Arriga, Alejandro González Iñarritu. Interpreti: Sean Penn, Naomi Watts, Benicio del Toro, Charlotte Gainsbourg, Melissa Leo, Clea Du Vall, Danny Huston, Carly Nahon. 124 min. USA. 2003. Adulti.

Il limite tra vita e morte sembra segnato dal peso di 21 grammi, il confine tra un corpo animato ed un cadavere. Con tale titolo evocativo, il messicano Alejandro González Iñárritu (Amores perros) parla della fragilità dell’esistenza, dei tenui fili del divenire terreno, che pensiamo di poter controllare, ma spesso si imbrogliano con facilità.

Jack Jordan, reo confesso, è appena uscito da quel carcere in cui ha scoperto la fede, da cristiano evangelico. Convinto che “Gesù ti ama”, desidera sinceramente andare avanti insieme alla famiglia. Ma le difficoltà per trovar aumentano dopo un incidente che si rivela mortale, per il marito e le figliolette della fino allora felice Cristina Peck. La trama include Paul Rivers, malato cardiaco, bisognoso di trapianto, che riceve il cuore dal defunto marito di Cristina.

Il regista racconta, utilizzando una complessa sturttura narrativa, dai fili sparsi che finiscono per collegarsi miracolosamente. González Iñárritu parla, con gravità e senso fatalista, del destino che rovina i nostri piani. Si sforza di descrivere diverse situazioni famigliari, sfuggendo luoghi comuni. Parla dell’infelice matrimonio di Paul, che naviga tra menzogne e mezze verità, di un aborto della moglie, Mary, di cui era all’oscuro; delle difficoltà del “ricominciare di nuovo” di Jack, nonché dello scetticismo di sua moglie, circa i suoi buoni desideri; e di una vita felice, quella di Cristina, che finisce nella disperazione, nella droga e nei desideri di rivalsa. Ogni fotogramma traspira rabbia e fatalità, amarezza e nichilismo. Radi e fuggenti, i momenti lieti del film. Il dolore appare senza senso: se Dio esistesse, non avrebbe permesso tutto ciò, pensa il povero Jack. La catarsi offerta dai personaggi è limitata.

Il regista messicano gira il film in inglese, con stile realistico e un po’ caotico, quasi a rappresentare la vita stessa, ostentandone la durezza, ricorrendo ad un brioso montaggio. È lavoro di grande efficacia, con tre attori straordinari: Sean Penn, Naomi Watts e Benicio del Toro, assai credibili nel narrare la frustrazione dei personaggi. José María Aresté. ACEPRENSA

Pubblico: Adulti. Contenuti: V+, X, D+, F Qualità: **** (MUNDO CRISTIANO)

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