Troy

28/05/2004. Regia: Wolfgang Petersen. Sceneggiatura: David Benioff. Interpreti: Brad Pitt (Achille), Eric Bana (Ettore), Orlando Bloom (Paride), Diane Kruger (Elena), Peter O'Toole (Priamo), Rose Byrne (Briseide). Durata: 161' . USA/Germania 2003. Genere: Dramma.Censura USA: Restricted. Adulti.

Circa 3000 anni fa Agamennone , un re greco pieno di mire imperialiste, decide di conquistare Troia con il pretesto di vendicare l'onore di suo fratello fratto becco dal bel Paride. E' costretto a portarsi con se l'altero Achille, terribile guerriero che si preoccupa solo che qualcuno parli di lui per i prossimi mille anni. A Troia intanto Ettore, tutto casa e famiglia, é costretto a scendere in campo per colpa di quello sciupafemmine di suo fratello.

Prendete un classico della letteratura mondiale come l'Iliade. Svuotatelo della polpa più succosa e lasciate solo il guscio. Procuratevi ora un budget quasi delle dimensioni dell'intero prodotto interno lordo della Grecia attuale. Farcite l'interno con cultura popolare del tipo Achille che sembra Superman o con riferimenti moderni come lo sbarco in Normandia. Date una pennellata di "politically correct", indispensabile per un blockbuster (Achille e Patroclo sono cugini e non più amanti, il cattivo Agamennone finisce ucciso). Aggiungete ora una buona dose di computer grafica per realizzare battaglie con migliaia di comparse artificiali. Cosa ottenete? Già. E' questo il punto.

Da buoni Europei che ancora ci ricordiamo " del pelide Achille l'ira funesta" o de "l'aurora dalle cerulee dita" può sicuramente dispiacere che il film non si preoccupi di offrirci alcuna suggestione della Grecia classica. Manca sopratutto la vita che scorre su due piani paralleli, quello dei mortali e quello degli dei dell'Olimpo, pronti con le loro beghe ad influenzare i destini degli eroi di questa terra. Il film ha una visione rigorosamente terrena ("ti accorgerai presto che l'amore verso gli dei è un amore senza contraccambio " dice Achille alla sacerdotessa Briseide) e Achille è rappresentato come un campione che crede solo nelle proprie capacità. E' assente inoltre una una scenografia che cerchi di rievocare le bellezze dei monumenti antichi (Troia appare bianca e spoglia sotto il sole) e ci fa rimpiangere le fantasie gotiche realizzate per la trilogia de Il Signore degli anelli.

Non possiamo però pretendere il film che avremmo voluto ma ci dobbiamo domandare piuttosto che cosa ci è stato proposto. Anche nel periodo glorioso dei peplum italiani degli anni '50-'60 c'era l'abitudine di concedersi molte licenze sui testi originali ma forse i nostri prodotti avevano il pregio dell'autoironia e di non voler essere più di quel che erano, cioè dei film di intrattenimento. Il "tallone di Achille" di Troy sta proprio nella pretesa di esser maledettamente serio, di voler rifare il verso all'epopea antica per costruire un'epica per l'uomo moderno.

Attraverso il protagonista Achille , molto ben reso da uno scultoreo Bradd Pitt, sembra passare la visione americana di un uomo-mito che conta solo su se stesso, geloso della propria indipendenza, cultore del "cogli l'attimo" perché la morte é dietro l'angolo. Il giovane sceneggiatore David Benioff che ha firmato il bello ed intenso la 25-ma ora , non sembra a suo agio nel costruire dialoghi che debbono mescolare amori molto borghesi con brandelli di filosofia sul destino dell'uomo, sulla gloria immortale e sul dovere patrio. Forse la parte più sincera del film, che avrà catturato l'attenzione del pubblico americano, è quella che tratta dell'inutilità della guerra da cui "niente di glorioso o di poetico può venire" e del principio affermato dal vecchio Paride quando implora ad Achille la restituzione del corpo di suo figlio: "anche tra nemici può esserci rispetto".

Valori/Disvalori Il protagonista, cinica macchina da guerra, subisce una parziale conversione verso il rispetto e la clemenza per i nemici.

Se suggerisce la visione a partire da Adulti: Per le scene di battaglia che sono cruente ma senza sangue né dettagli raccapriccianti. Alcuni incontri amorosi con nudi statici ripresi di schiena.

Giudizio Tecnico ***: Alta professionalità nel rappresentare i duelli e nell'uso della computer grafica per le scene di massa. Ottima recitazione di B. Pitt e P.O'Toole. La sceneggiatura non da' un "senso" al racconto

Franco Olearo. Per gentile concessione di www.familycinematv.it.

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