The Company

9/05/2004. Regista: Robert Altman. Sceneggiatura: Barbara Turner. Interpreti: Neve Campbell, Malcolm McDowell, James Franco, Barbara R. Robertson. 112 min. 2004. Adulti.


Il film, stile documentario, riassume un anno di vita del Joffrey Ballet di Chicago. Le prove e gli spettacoli si intrecciano con le peculiarità di ballerini e direttori: un contratto, un progetto, un idillio, vecchie stelle che si ritirano per cedere il passo alle nuove, lo spettacolo che -per essere buono- esige molto lavoro e sacrificio; artisti di calibro mondiale che vivono in condizioni disagiate perché mal pagati, e così via. I personaggi meglio caratterizzati sono Ry (Neve Campbell), giovane e promettente speranza; Harriet (Barbara E. Robertson), ballerina veterana, ormai alle ultime esibizioni; Josh (James Franco), cuoco e amante di Ry, e Alberto Antonelli (Malcolm McDowell), direttore artistico della compagnia. Quest’ultimo personaggio è stato creato ad immagine di Gerald Arpino, leggendario direttore e coreografo del balletto Joffrey. L’evento principale narrato da questo bel film è la messinscena del balletto Il serpente blu, un’idea pazzesca -che per di più richiede un mucchio di soldi- di un coreografo canadese. All’inizio nessuno è soddisfatto: il budget, eccessivo; l’argomento e la strumentazione, ridicoli; l’autore, insopportabilmente pedante. Ma Antonelli intravede qualcosa di valido nel progetto. Così tutti si mettono a lavorare e ne esce fuori uno spettacolo di gran successo.

Girato come un documentario, The Company tematizza la creazione artistica in generale e il modo di concepirla, ed applicarla al balletto, da parte Robert Altman. In modo spontaneo la cinepresa entra in un lavoro che richiede oltre una cinquantina di attori, con la rispettiva parte, cui dedica il giusto tempo. Ma il ritmo narrativo è così freddo e distaccato, nel raccontare la passione nelle prove, gli idilli o gli incidenti professionali (come la rottura del tendine d’Achille di una ballerina), da sembrare quasi offensivo. La ribalta, in definitiva, spetta allo spettacolo di un’opera, in cui tutti sono coinvolti. Questa falsariga, tuttavia, arriva ad essere così schematica da lasciare insoddisfatti.
Fernando Gil-Delgado. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: X, D, F. Qualità: ** (MUNDO CRISTIANO)

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