Sette anime

31/1/2009. Regista: Gabriele Muccino. Sceneggiatura: Grant Nieporte. Interpreti: Will Smith, Rosario Dawson, Woody Harrelson, Michael Ealy, Barry Pepper. 123 min. USA. 2008. Giovani-adulti. (X)

Due anni fa, l’attore Will Smith ed il regista italiano Gabriele Muccino (L’ultimo bacio) sono riusciti a commuovere il pubblico, con un emotivo dramma di ascesa personale. Inoltre, con La ricerca della felicità Smith ha avuto una seconda possibilità di competere per l’Oscar.



In Sette anime, il tandem Muccino-Smith ripete la formula con minor fortuna. Il film si ritrova in panne, appena la sua migliore arma fa cilecca. Muccino riesce sì, a mantenere l'aura di intrigo, per tutto il film, basandosi su di un montaggio frammentato dal responsabile di Crash, Hughes Wimborne. Le corrette recitazioni, un calcolato buon ritmo ed una solida produzione portano per mano lo spettatore, grato per quel che si narra nel film. Infatti, anche se non si capisce bene dove si vada a parare, la trama viene raccontata molto bene. Fin qui, perfetto.

Il problema emerge quando lo spettatore scopre che questo montaggio, di buon livello, questa produzione così precisa, questo cercare tenacemente l’empatia, sono al servizio di una storia tanto piena di buoni propositi, quanto altrettanto inverosimile, artificiale, semplicistica e moralmente confusionaria. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani-adulti. Contenuti: X (ACEPRENSA)

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