L'amore secondo Dan

12/4/08. Regista: Peter Hedges. Sceneggiatura: Pierce Gardner, Peter Hedges. Interpreti: Steve Carell, Juliette Binoche, Dianne Wiest, Dane Cook, Emily Blunt. 98 min. USA. 2007. Giovani.

Steve Darell, attore alla moda di commedie americane (Una settimana da Dio, Un’impresa da Dio), realizza la miglior performance di sempre, interpretando Dan Burns, giornalista e assessore famigliare, vedovo da quattro anni e papà di tre figlie: due adolescenti e una più giovane.



All’inizio della storia, il nostro ha appena ricevuto un’importante offerta di lavoro, ma sul fronte degli affetti famigliari gli risulta molto pesante dover imbarcare le sue figlie per la riunione famigliare che ogni anno i Burns celebrano a Rhode Island. Genitori, fratelli e nipoti, più di venti persone, formano una divertente e caotica tribù, nella quale tutti se la spassano, prendendolo in giro. Nel viaggio Darrell si perde e conosce per caso Marie. È la prima volta che una donna ha attirato la sua attenzione, dopo la morte della moglie. Dan si ritrova con il suo numero di telefono. Ma quello stesso pomeriggio suo fratello Mitch presenta la fidanzata a tutta la famiglia. E chi altri è, se non Marie in persona?

Il film è dedicato alla famiglia, in una casa dove tre generazioni possono convivere e divertirsi da matti, portarsi l’ultimo arrivato e parlarsi chiaro, l’uno l’altro, senza offendersi perché l’affetto supera tutto. Ha il valore di evidenziare tipi e situazioni in cui facilmente ci riconosciamo. Il regista valorizza quella casa e quella famiglia per svelare, poco a poco, i piccoli segreti di ciascuno, riuscendo a trasformare un fine settimana in evento unico, pieno di scherzi, giochi, confidenze, qualche arrabbiatura, molto amore.

Peter Hedges, che pochi anni fa ha tratto un grande film su di un altro soggetto famigliare, Schegge di Aprile, si è azzardato a descrivere una famiglia unita -un tempo si diceva “normale”- dove basta la vita quotidiana, senza cose strane, per offrire materiale a molteplici avventure. Penso che, nel confronto tra Dan e le figlie adolescenti, il primo ne esca eccessivamente ridimensionato, esagerandone errori e difetti; ma sono minuscoli nei di una commedia divertente, il cui bilancio è positivo. Fernando Gil-Delgado. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. Contenuti: --- (ACEPRENSA)

Nessun commento: