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30/4/08. Regista: Robert Luketic. Sceneggiatura: Peter Steinfeld, Allan Loeb. Interpreti: Jim Sturgess, Kate Bosworth, Laurence Fishburne, Kevin Spacey, Aaron Yoo, Liza Lapira, Jacob Pitts. 125 minuti. USA. 2008. Adulti. (VXD)

Ispirata ad uno di quei casi reali, su cui si rovescia una tonnellata di artifici per renderlo più gradito e capace di tenere in tensione, questo film è un adattamento del libro Bringing Down the House: The Inside Story of Six M.I.T Students Who Took Vegas for Millions, scritto da Ben Mezrich, laureato a Harvard.

L’impostazione è suggestiva: brillanti studenti del MIT utilizzano le loro capacità accademiche, per guadagnare un mucchio di soldi ai casinò di Las Vegas, diretti da un professore astuto e cinico: la mente del piano. La storia inizia con forza e dinamismo. Kevin Spacey si situa alla testa di un cast giovane, ma autorevole e carismatico. Ma passati i primi 40 minuti ecco che affiorano i problemi e le aspettative vanno a picco. S’impone la dura realtà: Luketic è sempre il solito Luketic, noto per La rivincita delle bionde e per Quel mostro di suocera.

Il regista australiano mette la freccia, accelera, per portare alla fine il suo film a sgonfiarsi, sul sentiero del prevedibile, dove nessuno si perde; in un tono troppo simile alla seconda e terza parte della saga Ocean’s. L’emozione scompare e si impone un cliché da commedietta adolescenziale -alle volte fuori controllo-, nonché un modo di risolvere i conflitti puerile e strambo, che rovina la credibilità dell’impostazione iniziale.

Da un copione più intelligente, senza dubbio, sarebbe uscito un buon film. Per due settimane in testa alla classifica negli States, non ha prodotto incassi eccezionali: 46,7 milioni di dollari. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: V, X, D (ACEPRENSA)

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