Water Horse - Le leggenda degli abissi

22/3/2008. Regista: Jay Russell. Sceneggiatura: Robert Nelson Jacobs. Interpreti: Alex Ethel, Emily Watson, Ben Chaplin, David Morrissey, Brian Cox. 111 min. USA, GB. 2007. Tutti.

Arriva al cinema l’adattamento di un altro dei romanzi dell’ottantaseienne autore inglese Dick King-Smith, noto per il molto popolare Babe-Maialino coraggioso, portato al cinema con successo da Chris Noonan nel 1995.


Questa volta si tratta di raccontare il rapporto tra un bambino e il celeberrimo mostro di Loch Ness, di cui finalmente sapremo l’origine. La sceneggiatura è firmata dall’autore di Dinosaurs, il film di Disney del 2000. I produttori sono gli stessi di due saghe cinematografiche di enorme successo: Il Signore degli Anelli e Le Cronache di Narnia.

Ecco alcuni dati che servono per inquadrare questo film familiare, ameno, tenero e divertente, girato con grande perfezione tecnica in bellissime località della Nuova Zelanda, il paese di moda nel cinema attuale quando si tratta di raccontare grandi storie di fantasia che si sviluppano in begli scenari naturali.

Il film non è particolarmente originale ma sa giocare bene delle carte che, senza essere gran che, hanno parecchio fascino. Il protagonista è Alex Ethel, stupendo piccolo attore che ci aveva già incantato in Millions. I tecnici degli effetti speciali ottengono un mostro molto simpatico, che vediamo crescere in situazioni molto divertenti che danno spazio a altre situazioni più drammatiche, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.

In sintesi, un’altra prova della buona raccolta di cinema familiare che sta realizando Walden Media, la produttrice di titoli come La tela di Carlota, Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie, Un ponte per Terabithia, Le Cronache di Narnia. I suoi prossimi film nel 2008 saranno Alla ricerca dell’isola di Nim, Le lettere di Berlicche, e Il Principe Caspian, un altro film della saga Narnia. La strategia di questa impresa cinematografica sembra chiara e potrebbe formularsi così: dato che i sceneggiati originali che riceviamo non ci convincono, adattiamo i romanzi che ci piacciono di più e che hanno già molti lettori, e se cogliamo nel segno, questi andranno a vedere i nostri film. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

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