La guerra di Charlie Wilson

1/3/08. Regista: Mike Nichols. Sceneggiatura: Aaron Sorkin. Interpreti: Tom Hanks, Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams. 97 min. USA. 2007. Adulti. (XD)

Commedia nera e al vetriolo, che trae spunto da fatti reali: un tessitore di trame, nonché impresentabile congressista del Texas, ottiene fondi per armare i talebani afgani nella lotta contro i russi, alla fine degli anni Ottanta. La trama è intrisa di dialoghi pungenti e sarcastici, confezionata da Aaron Sorkin (padre della riuscita serie tv West Wing - Tutti gli uomini del presidente, e sceneggiatore di Codice d’onore e Il presidente - Una storia d’amore), sceneggiatore intelligente che finisce per tradire un’aria di superiorità intellettuale e morale, che riesce infine insopportabile.



Il trio protagonista (ognuno ha vinto in passato almeno un Oscar) dà vita ad un film che presenta situazioni azzeccate e brillanti, se confezionate per un serial tv, ma risultano ridondanti nel film, indebolendone struttura e progressione. Inoltre, non si capisce bene il desiderio di far fare bella figura a Wilson, facendogli intorno terra bruciata: non c’è un solo personaggio mediamente onesto accanto a lui (non sia mai che qualcuno possa pensare che ci sono anche persone rispettabili, nel mondo politico degli States). Diverse, le situazioni scabrose trattate con eccessiva compiacenza da parte di Nichols, regista sempre risultato mediocre. Ci sono però anche sequenze che fanno morir dal ridere.

Julia Roberts è attrice così capace, da riuscire perfino nell’impresa di risultare odiosa -allo spettatore-, almeno in questo film. Seymour Hoffman è l’ideale per rappresentare il suo personaggio nauseato e cinico, mentre Tom Hanks non ha problemi ad impersonare il congressista texano. Il messaggio finale del film è un concentrato di semplificazioni e di facile populismo. Sembra un cartellone pubblicitario messo di traverso. Le cose non sono così semplici, mister Sorkin. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: X, D (ACEPRENSA)

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