Gli incredibili

27/11/2004. Regia: Brad Bird. Sceneggiatura: Brad Bird. Cartoni animati. Musica: Michael Giacchino. 115 m.USA. 2004. Tutti

Sulla scia dei successi di Toy Story 1 e 2, A Bug’s Life-Megaminimondo, Monsters&Co e Alla ricerca di Nemo, Pixar Animation prosegue con Gli Incredibili: 143 milioni di dollari incassati, nelle prime due settimane di visione negli Stati Uniti. Regista e sceneggiatore di turno è Brad Bird, prestigioso esponente del genere del film d’animazione, che anni fa ha diretto per la Warner Il gigante di ferro.

Il film narra le vicende di una famiglia di supereroi, particolarmente sensibili di fronte alla discriminazione sociale nei confronti dei propri simili. Riciclato in un’esistenza normale, come assicuratore, l’erculeo Mr. Incredibile non sopporta il suo esilio dall’eroicità. Così aiuta i clienti, uscendo talvolta di notte, in gran segreto, con un altro supereroe: per altruismo. Queste assenze mandano in bestia la moglie, Helen, donna animata di grande coraggio, che si sforza di dimenticare la sua condizione di Elasticgirl, in quanto soddisfatta dal ruolo di madre di tre figli. La figlia grande, Violet, è un’introversa adolescente, che ha il dono di diventare invisibile e di creare campi di forza. Il secondo, Dash, è un turbolento ragazzo che corre più veloce del vento. Infine, Jack Jack è un giocherellone, apparentemente privo di poteri speciali. L’apparizione di un misterioso super-malvagio costringerà la famiglia a rivedere i precedenti 15 anni di vita, trascorsi nella normalità.

Il film, prodigio di ritmo e progettazione, va decisamente oltre l’animazione digitale di personaggi umani, disegnati su profili caricaturali. Questo spiega come mai il film regga splendidamente sia nelle impressionanti sequenze d’azione, che nelle accattivanti scene di intimità famigliare. Tale collaudato mix lo eleva a capolavoro, se si appoggia, come avviene, su di un copione da manuale. Ne emerge un’attraente prospettiva dei rapporti famigliari, basati su di una sapiente miscela di affetto ed esigenza. Ne esce un’originale analisi sociale, molto critica verso il crescente disprezzo cui oggi risulta relegata l’eroicità morale, nonché diffidente verso un progresso scientifico privo di presupposti etici. Il film risulta perciò davvero coinvolgente, specialmente nell’appello alla responsabilità, quando arriva il momento di esercitare le proprie qualità. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.

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