Maria full of grace

20/11/2004. Regista: Joshua Marston. Sceneggiatura: Joshua Marston . Interpreti: Catalina Sandino Moreno, Yanny Paola Vega, Rodrigo Sánchez Bohorquez, Charles Albert Patiño. 101 min. USA-Colombia. 2004. Adulti.

Sotto un titolo ambiguo, Maria Full of Grace, il regista californiano Joshua Marston esordisce nel lungometraggio affrontando direttamente una delle piaghe più letali della nostra società: il narcotraffico. Ma invece di farlo da una prospettiva di genere hollywoodiano, per esempio come thriller, o ricorrendo ad un iperrealismo sgradevole e violento, Marston sceglie il dramma umano dei trafficanti. Concretamente, delle mulas, donne che per denaro accettano di portare nel loro stomaco capsule di cocaina o eroina nei voli da Bogotá a New York, rischiando la vita -nel peggiore dei casi- o la prigione -nel migliore-. Per questo, il regista sceglie una ragazza di diciassette anni, cattolica, rimasta incinta a seguito di una relazione con un ragazzo che non le vuol bene. La protagonista, per di più, vive in un ambiente famigliare che la umilia. Per questo, davanti all’offerta di ricevere cinquemila dollari per un viaggio di alcune ore, si lancia in un’avventura sconvolgente che le cambierà la vita.

Colpisce l’incoscienza della protagonista in rapporto alle conseguenze del traffico di stupefacenti. Lei non pensa mai ai giovani che moriranno per avere assunto le sostanze che lei sta trasportando. Per lei, l’unico crimine è quello di introdurre sostanze proibite e nient’altro. Un pregio del film è il forte timbro documentarista, che ci permette conoscere da vicino il penoso processo per ingerire le capsule di eroina, ed il fatale epilogo che ne segue, ove se ne rompa una nello stomaco di una persona. Questo realismo ci fa vedere l’altra faccia della medaglia: quando il trafficante diviene la patetica vittima del grande giro di droga.

Il film non scende mai a particolari disgustosi, limitandosi ad evocarne la realtà in modo allusivo. Questa scelta di buon gusto si salda ad un finale pieno di speranza, comprensione e positività, che in certo modo purifica la dignità ferita della protagonista. Il film ha vinto il Premio del Pubblico a Sundance 2004, e l’Orso d’Argento alla migliore attrice (Catalina Sandino Moreno) e il Premio Alfred Bauer a Berlino 2004. Juan Orellana. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: V, S, D, F Qualità tecniche: **** (MUNDO CRISTIANO)

Nessun commento: