20/11/2004. Regia: Kerry Conran. Sceneggiatura: Kerry Conran. Interpreti: Jude Law, Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, Giovanni Ribisi. Durata: 88'. Gran Bretagna/Italia/USA. 2004. Genere: Fantascienza. Giovani.
Kerry Conran non è un regista di mestiere. E' innanzitutto un bravo disegnatore (tutto lo storyboard, i costumi dei protagonisti, i robot, le armi speciali sono stati ideati da lui), amante dei film in bianco e nero d'avventura e appassionato dei comic book americani. E' anche esperto di computer grafica; il primo sample del film (4 anni di lavoro per realizzare un dimostrativo di 6 minuti) è stato realizzato con gli strumenti di cui disponeva in casa. Infine l'incontro con il produttore John Avenet (a cui si è unito anche Aurelio De Laurentiis) e la decisione di attrezzare uno studio per riprese in blue-screen, con un centinaio di persone addette alle riprese e all'animazione dove attori in carne ed ossa hanno recitato nel "vuoto" davanti ad un fondale blu che è stato poi animato, in postproduzione, con scenari di fantascienza. Molto riuscita l'idea di adottare tonalità sfumate, con prevalenza del grigio seppia: in questo modo le riprese degli attori dal vero e gli scenari generati in computer grafica si sono perfettamente impastati in un'atmosfera di fanta-retrò.
La città di New York è vista come attraverso cartoline d'epoca (come quando ci viene rappresentato l'ingresso al Radio City Hall) o come la Gotham City di Batman; gli aerei futuristi ed i razzi spaziali sono quelli di Flash Gordon e di Rocketeer; le riprese sulle impervie cime dell'Himalaya sono praticamente identiche a quelle del bellissimo Orizzonte perduto (1937) di Frank Capra; l'attracco di un dirigibile Zeppelin all'Empire State Building rievoca la sequenza finale di King Kong (1933); una antenna radio che emette le sue onde è la stessa della sigla di apertura di tutti i film della RKO mentre Gwyneth Paltrow, con il suo cappello nero sulle ventitré rievoca le eroine del noir d'epoca.
E la storia? Penso che avete tutti letto abbastanza fumetti per sapere in anticipo che il mondo non verrà distrutto e che fra la intraprendente giornalista e l'intrepido capitano qualcosa di tenero nascerà...ma non abbastanza perché bisogna lasciar spazio ad una prossima puntata. Da questo punto di vista il film è esattamente quel che vuol essere, un film di genere dove lo spettatore ottiene quello che si aspetta; non è stata fatta nessuna operazione di attualizzazione: si pensi sopratutto a Spider-Man e a Spider-Man 2 dove l'ambientazione ricavata dai Comic Book è un pretesto per raccontare qualcosa di più profondo con sensibilità moderna.
Per questo motivo sarà interessante capire se il film sarà ben accolto dai giovani: il regista (che pure ha solo 37 anni) ha compiuto una operazione di pura nostalgia; nostalgia di quella aspettativa per il futuro che si era creata all'apertura della World' Fair di New York del 1939 (che si intitolava appunto "The World of Tomorrow"); nostalgia di storie lineari dove il bene trionfava sul male (più esattamente: dove il male era il male ed il bene era il bene) ed il protagonista maschile e quello femminile finivano per innamorarsi. Franco Olearo. Per gentile concesione di FAMILYCINEMATV.
Valori/Disvalori Un piacevole divertimento senza malizia, ne doppi sensi
Si suggerisce ai genitori la visione a partire da:Pre-adolescenti. Per la violenza distruttiva dei robot. Una frase licenziosa.
Giudizio tecnico: ****. Opera di grande bellezza evocativa di un mondo retro-fantasy. Personaggi/eroi ben tratteggiati. Sceneggiatura semplice con venature ironiche.
Nessun commento:
Posta un commento