Se mi lasci ti cancello

30/10/2004. Regista: Michael Gondry. Sceneggiatura: Charlie Kaufman. Interpreti: Jim Carrey, Kate Winslet, Elijah Wood, Mark Ruffalo, Kirsten Dunst. 108 min. USA. 2004. Adulti.

Joel (Jim Carrey) si sveglia un bel giorno con l’irresistibile impulso di non andare al lavoro, ma di prendere il treno per Montauk. Lì conosce Clementine (Kate Winslet). Pur non essendosi mai visti prima, i momenti che passano insieme riaccendono dei ricordi, quasi avessero precedentemente vissuto insieme. Dopo circa venti minuti di film compaiono i titoli di testa, e tutto diventa caos, confusione e genialità: esiste una ditta che ha brevettato una procedura medica per cancellare i ricordi di una persona. Joel e Clementine sono coinvolti, a loro insaputa, nel progetto.

Se mi lasci ti cancello è un labirinto creato dallo sceneggiatore Charlie Kaufman (Being John Malcovitch, Adaptation) che esplora di nuovo il cervello e l’anima umana. C’è un certo fascino in una complessa e interminabile serie di incontri e disaccordi, un riassunto della vita e la storia d’amore della coppia, dove non ci sono frontiere di tempo e di spazio. Ne esce una narrazione frammentaria, ai limiti della realtà, che mantiene una strana coesione proprio grazie alla logica della storia d’amore che coinvolge lo spettatore, dando coerenza ad una dimensione inverosimile. Un film non pienamente riuscito, ma notevole e attraente come esperimento formale, pur con alcuni particolari grossolani nelle storie secondarie, nonché alcune cadute di tensione e di ritmo. Fernando Gil-Delgado. ACEPRENSA.

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