Hero

2/10/2004. Regista: Zhang Yimou. Sceneggiatura: Li Feng, Zhang Yimou, Wang Bin. Interpreti: Jet Li, Tony Leung Chiu-Wai, Maggie Cheung Man-Yuk, Zhang Ziyi, Chen Daoming. Donnie Yen. 99 min. China. 2003. Nei cinema in Italia dal 8 ottobre. Giovani.

Secoli fa, la Cina era divisa in sette regni rivali. L’unificazione fu compita a ferro er fuoco dal re Qin. I regni vicini utilizzarono tutti i mezzi a loro portata per ostacolarla, incluso il ricorso a assassini professionisti. Nel 1998, Cheng Kaige ha realizzato un grande film su questo stesso tema: L’imperatore e l’assassino. Adesso, il versatile Zhang Yimou (Sorgo rosso, Lanterne rosse, Vivere!, Non uno di meno, La strada verso casa) si è ispirato a questa storia per realizzare la sua wuxia (film di arti marziali), passaggio obbligato per un regista cinese.

Contrariamente a Cheng Kaige, Yimou ha deciso di evitare il realismo e ha girato una fantasia tipo The Legend of Zu. Gli assassini che minacciano l’imperatore sono grandi lottatori dotati di straordinarie facoltà che esibiscono in una serie di quadri di singolare bellezza, dove si combinano coreografia, musica, costumi e fotografía. Ma l’ostentazione di arti marziali non compromette mai il nucleo della storia, bella e semplice come un ideogramma. Senza Nome (Jet Li) è il temibile guerriero che ha sconfitto Spada Rotta (Tony Leung), Spada Volante (Maggie Cheung) e Cielo (Dinnie Yen), i tre assassini che minacciavano l’imperatore. Parte della ricompensa consiste nel raccontare la propia prodezza direttamente all’imperatore, direttamente alla sua presenza. Il racconto di Senza Nome combinerà verità e menzogna, alternerà punti di vista giocando con i colori, parlerà di amore, di devozione, di sacrificio e svelerà l’essenza dell’eroismo.

Bisogna sottolineare in questo film –il più costoso del cinema cinese- il numero e la qualità dei talenti che ha riunito. Oltre il regista e il produttore Bill Kong (La tigre e il dragone) si distinguono il direttore di fotografia Chirstopher Doyle (In the Mood for Love, di Wong Kar-Wai), Emi Wada –vincitore di un Oscar per i costumi di Ran, di Akira Kurosawa- il musico Tan Dun… Senza citare i responsabili degli scenari, le scene di azione e gli effetti visivi, per iquali si è ricorso ai cavi invece degli effetti digitali tipo Matrix. Il cast associa nei ruoli principali la coppia protagonista di In the Mood for Love (Tony Leung e Maggie Cheung), i lottatori Jet Li e Donnie yen, la giovane Zhang Ziyi (La strada verso casa) e il veterano Chen Daoming. Dal punto di vista visivo, Hero è uno dei film più belli degli ultimi anni. Ha qualche pennellata teatrale, che ricorda l’opera Turandot, girata da Yimou anni fa nella Città Proibita di Pechino. In questo senso, le inquadrature, la disposizione delle truppe, i vestiti, i colori, sono artificiosi; ma come quel grande spettacolo, sono state disegnate per mostrare la verità dell’uomo, e in nessun momento la storia o i personaggi sembrano fasulli, anche se la frontiera tra grandioso e fastoso, e personale e particolare s’incrociano spesso in entrambi i sensi. Fernando Gil Delgado. CINEFORUM 2004.

Pubblico: Giovani-Adulti. Contenuti specifici: V. Qualità tecnica: ***** (CINEFORUM 2004)

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