L'onda

7/3/2009. Regista: Dennis Gansel. Sceneggiatura: Dennis Gansel, Peter Thorwarth. Interpreti: Jürgen Vogel, Christiane Paul, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Jacob Matschenz. 101 min. Germani. 2008. Giovani. (VSD)

Dennis Gansel ha già mostrato in NaPolA il proprio interesse per i giovani e l’attrazione che le ideologie totalitarie possono esercitare su di loro. Con L’onda, ripropone il tema, ma in un contesto attuale e senza evocare il nazismo. La trama gira intorno a Rainer Wenger, carismatico professore di liceo, che desidera dirigere un progetto educativo intorno all’anarchia; ma un collega lo anticipa, e si deve accontentare di trattare in classe il tema dell’autarchia.


Mettendo in rilievo il nesso che la collega alla dittature, a fascismo e nazismo, Wenger articola sessioni molto pratiche, dove espone gli elementi che ne spiegano il potere d'attrazione: spirito di gruppo, ideali comuni, mutuo soccorso, divise e distintivi esteriori… Un giorno chiede che tutti vengano a lezione in jeans e camicia bianca, o che disegnino un logo. I ragazzi cominciano ad entusiasmarsi di questo movimento che denominano “L'onda”. Sembra che guadagnino in autostima e spirito d’iniziativa. Ma può succedere che l’onda si trasformi in tsunami, un distillato di atteggiamenti violenti, abuso di potere e spregio delle minoranze.

È un film meglio impostato, che risolto. È un peccato che Ganser e Peter Thorwarth, che adattano alla Germania attuale un romanzo di Todd Strasser -l’azione del libro si svolge negli Stati Uniti- non abbiano concepito un finale più chiaro e rifinito. L’idea, interessante e suscettibile di dibattito, mette in guardia non solo verso il pericolo di certe ideologie, ma anche verso l’abbrutimento di ragazzi, che si annoiano con stupefacenti, alcool, sesso e feste, mostrandosi bisognosi di ben altro, per riempire la loro vita. Allusivo è anche il profilo del professore protagonista, che finisce per perdere il controllo dell’esperimento, incapace di ristabilire un ritorno alla normalità: per pura vanità.

Tra i personaggi degli studenti, alcuni sono più interessanti di altri e se ne può già intuire il destino. Gansel imprime alla narrazione un ritmo dinamico, molto heavy, che permea le attività clandestine dei ragazzi sia in queste lezioni che galvanizzano gli studenti che nelle partite di pallanuoto. José María Aresté. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. Contenuti: V, S, D (ACEPRENSA)

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