Quattro minuti

21/7/2007. Regista e sceneggiatura: Chris Kraus. Interpreti: Hannah Herzsprung, Monica Bleibtreu, Richy Müller, Jasmin Tabatabai, Stefan Kurt. 113 min. Germania. 2006. Adulti. (VSD)

Il film ha trionfato nei Premi del cinema tedesco 2007. Chris Kraus ci offre un’interessante storia, molto dura e con qualche ambiguità di fondo, riuscendo a render bene il nucleo drammatico del film: la bellezza si fa strada anche in mezzo al male e al peccato.

La signorina Krüger è un’ottantenne professoressa di piano che dà lezione a carcerate di una prigione di Berlino. Una di loro, Jenny, spicca per il gran talento musicale e per il difficile carattere. Krüger è una professoressa rigorosa e severa, unicamente interessata alla musica, ma che cela un passato assai doloroso. Non c’è nessun personaggio del film che non sia stato trafitto dal male. La professoressa inizia a preparare Jenny per un concorso di pianoforte di grande prestigio. Sembrano solo spine e niente rose.

Solo nel finale del film, si trova la chiave per decifrare l’ottica antropologica di un copione che rivela grande fiducia nella natura umana. La tesi è che, nel fondo dell’anima, si custodisce sempre un alito di verità e di bellezza che, ove possibile, si esprime: in questo caso, attraverso la creazione musicale. E questa bellezza non è una sommatoria di cose buone della vita del personaggio, bensì è qualcosa di previo, qualcosa di dato, irriducibile, che si rivela attraverso una umanità ferita dalle zampate del male.

La professoressa Krüger, che pensa che il talento musicale sia un dono di Dio, vuole invece che si metta al servizio della musica: così come lei la concepisce. Non ammette altra forma di espressione musicale. Krüger imparerà che Dio suona in ogni persona uno spartito diverso e che non si può pretendere dall’altro che vibri allo stesso modo di sé. La prima regola che impone alla sua pupilla, l’umiltà, dovrebbe applicarla, infine, proprio a se stessa.

Quattro minuti è un film che include molta violenza interiore, connessa a situazioni di male assoluto. L’inclinazione lesbica giovanile dell’anziana professoressa si intuisce come tendenza dolorosa e silenziosa, da sempre compagna di vita. Niente riscatta i nostri personaggi definitivamente, ma la musica permette loro il contatto con la bellezza, salvaguardia al nichilismo. L’interpretazione dell’esordiente Hannah Herzsprung nel ruolo di Jenny è impressionante. Così come la sobrietà piena di sfumature di Monica Bleibtreu nel ruolo di Krüger. Juan Orellana. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: V, S, D (ACEPRENSA)

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