Che pasticcio, Bridget Jones!

15/1/2005. Regista: Beeban Kidron. Sceneggiatura: Andrew Davies, Helen Fielding, Richard Curtis. Interpreti: Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant, Jacinda Barret, Jim Broadbent. 111 m.USA. 2004. Adulti.

Alla regista Beeban Kidron (Antonia&Jane) è stato commissionato un seguito a Il diario di Bridget Jones. Lo sceneggiatore principale è Richard Curtis, autore di altri film-commedia, come Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Love Actually, e Il diario di Bridget Jones. Che pasticcio, Bridget Jones rimane tuttavia su livelli assai inferiori. Questa volta, Bridget Jones, zitellona ossessiva e prosperosa, si è infine fidanzata con Mark Darcy, avvocato equilibrato, pieno di soldi, buon amante. Ma lei, sempre insicura di sé, avverte improvvisa gelosia per una collega di Mark. Inoltre, l’impenitente seduttore Daniel Cleaver entra in scena, cercando di conquistare il cuore di Bridget Jones.

Renèe Zellweger, Colin Firth e Hugh Grant danno vita a questa romantica commedia, alternando all’istrionismo di Bridget la sobrietà di Mark e il ripugnante cinismo di Cleaver. Ma è il tono istrionico a prevalere. Tuttavia, se all’inizio del film ne risulta ingrediente divertente, diviene in seguito indigesto, per indebito abuso. Malgrado alcune gags brillanti, gli scherzi si fanno sempre più pesanti, danneggiando l’interpretazione della Zellweger. Inoltre il film, insistendo in modo eccessivo sul sesso, ci propina l’ennesima scena lesbica, secondo l’attuale voga. Il risultato è un prodotto di facile consumo per adolescenti, privo di ambizioni cinematografiche. Juan Orellana.. ACEPRENSA.

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