Re, generale e statista, Alessandro Magno (356-
Stone, già autore di due lunghi documentari encomiastici su Fidel Castro, scrive un copione da telenovela venezuelana. Ricorre a fantasie morbose e sensazionalistiche, basate su fonti parziali. Dopo i primi 30 minuti di buona qualità, diventa chiaro che Stone non è all’altezza della storia da lui scelta: la sua formazione culturale e artistica è incapace di coniare in modo organico gli elementi storico-leggendari di un mito, alimentato dall’epica omerica e capace di riecheggiarla. Al di là delle spettacolari scene belliche e di alcune scenografie grandiose, ci restano impresse sequenze di scene impietose, con un Alessandro rozzo, isterico, sentimentale, perso in ridicoli proclami, immerso nella libido. Alberto Fijo. ACEPRENSA.
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