Il quinto potere

26/10/2013. Regista: Bill Condon. Sceneggiatura: Josh Singer, basata nei libri “Inside WikiLeaks: My Time with Julian Assange at the World’s Most Dangerous Website”, di Daniel Domscheit-Berg, y “WikiLeaks: Inside Julian Assange’s War on Secrecy”, di David Leigh e Luke Harding. Interpreti: Benedict Cumberbatch, Daniel Brühl, Carice Van Houten, Laura Linney, Stanley Tucci, Alicia Vikander, David Thewlis, Anthony Mackie, Peter Capaldi, Dan Stevens. 124 min.
USA. 2013. Giovani-Adulti. (SD)
Il 25 luglio 2010 , The Guardian , The New York Times e Der Spiegel hanno pubblicato migliaia di documenti filtrati da WikiLeaks. Così inizia questo film, che mette in luce la personalità controversa del fondatore del famoso sito, Julian Assange, adattando il libro di quello che era stato il suo principale sostenitore, il tedesco Daniel Domscheit-Berg e che poi diventò il suo più feroce nemico. Ciò nonostante, il ritratto di Assange che viene fuori è abbastanza equilibrato, dentro del equilibrio che si può trovare in un profilo così complesso e travagliato come quello del'hacker australiano.

Il quinto potere non è The Social Network . C'è un divario tra questi due film così facili da confrontare. In secondo luogo, perché Bill Condon non è David Fincher, in primo luogo, perché lo script non è firmato da Aaron Sorkin ma da Josh Singer. Il film ha una realizzazione abbastanza piatta e manca un libretto con mordente, più drammatico...

Nonostante questo, Il quinto potere è interessante e opta per alcune decisioni intelligenti, forse non molto indovinate dal punto di vista artistico, ma efficaci per la narrativa. Per esempio, inizia la storia con uno dei capitoli più conosciuti del caso (la pubblicazione delle filtrazioni dalle testate prestigiose), non presta attenzione agli episodi più truculenti della vita di Assange; costruisce  le sottotrame partendo dal rapporto di WikiLeaks con i vari “agenti” che sono stati coinvolti nella vicenda (i giornali, la squadra di Assange, i politici), oppure concentra il dibattito -piuttosto che a favore o contro WikiLeaks- in una evidenza: Internet ha cambiato la comunicazione e democratizzato l'accesso alle fonti di informazione. Una realtà -positiva , negativa?; realtà, alla fin fine- che gli altri quattro poteri devono accettare, e al quale devono rispondere con etica, professionalità, buon lavoro, generosità e trasparenza. Non è facile... e la prova è che, come si evince anche dal film , neanche questo quinto potere può scagliare la prima pietra. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA


Pubblico: Giovani-adulti. Contenuti: V, D (Aceprensa)

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