I ragazzi stanno bene

9/4/2011. Regista: Lisa Cholodenko . Sceneggiatura: Lisa Cholodenko, Stuart Blumberg. Interpreti: Annette Bening, Julianne Moore, Mia Wasikowska, Mark Ruffalo, Josh Hutcherson.104 min. USA. 2010. Adulti. (XD)

Ci sono momenti in cui non riesco a giudicare credibile quello che stanno cercando di raccontarmi. Come puntualmente mi è accaduto con I ragazzi stanno bene: un film impresentabile, a prescindere dal fatto che non si distingua per qualcosa di speciale, né per il montaggio, né per la colonna sonora o per il ritmo. Ha due grandi attrici, sì, ma anche loro incapaci di reggere un film che non si allontana molto da uno spettacolo di tv-movie di una certa consistenza. Ed anche se sono due grandi interpreti, non riescono a far credere di costituire una stabile e felice matrimonio lesbico. Né la loro radicalità e mancanza di inibizione nel trattamento del sesso, né il buonismo del donatore di seme (per la fecondazione), e la sua rapida integrazione in famiglia, con accettazione immediata da parte dei figli adolescenti, favoriscono l'idea che questo sia un modello di famiglia normale: è così essemplare, da risultare semplicemente irreale.

Ma il grado di incredulità infrange ogni limite, quando un impossibile affare di donne, si conclude con un discorso che inneggia alla fedeltà coniugale: siamo tutte brave persone e qui non è successo niente di sconveniente. Perfino se, invece di una coppia di lesbiche, gli interpreti fossero un uomo e una donna, risulterebbe una storia ancora zeppa di luoghi comuni.

Leggo che la californiana Linda Cholodenko, che ha diretto il film, è lesbica e madre, per inseminazione artificiale. Da cui deduco la finalità didattica della sua comunicazione cinematografica e l'impegno ideologico di gran parte dei dialoghi. In realtà, ho capito quasi tutto, tranne una cosa: la nomination agli Oscar. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: X, D (ACEPRENSA)

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