La città proibita

2/6/2007. Regista: Zhang Yimou. Sceneggiatura: Zhang Yimou. Interpreti: Gong Li, Chow Yun-Fat, Jay Chou, Liu Ye, Ni Dahong. 114 min. Hong Kong-Cina. 2007. Giovani-adulti. (VS)

Questo adattamento di un’opera teatrale di Cao Yu narra le lotte intestine della dinastia Tang intorno al 1000, con personaggi spinti dal desiderio di potere, se non da passioni più elementari. In prossimità della festa del doppio Yang, Fenix, moglie dell’imperatore Ping, coltiva il suo amore incestuoso per un figliastro: l’erede Wan. L’imperatore -da parte sua- ha preso le distanze dalla consorte, fino a ordire un piano per avvelenarla lentamente. Il secondo figlio del l’imperatore, Jai, molto unito alla madre, risulterà facilmente manipolabile. E c’è anche Yu, il terzo figlio, un po’ ingenuo, anche se con ambizioni e veemenza giovanili. La trama contiene altri elementi che complicano tutto, fino a propinarci una specie di polpettone (tanto per non infierire): un’amante di Wan più giovane, la madre di questa donna…

Il film è fastoso. I costumi, la scenografia scintillante, il predominio di colori dorati contribuisce ad un tono di sfarzo, ma solo come debole pretesto per esibire una sensualità insistita. Anche se Yimou colloca il suo lavoro nella tradizione delle wuxia (il modo proprio di girare film sulle arti marziali, in cui già si era già cimentato in Hero e La foresta dei pugnali volanti, con scene di lotte e combattimenti molto cariche di effetti visivi), in questa trama dedica più attenzione ai personaggi ed ai loro burrascosi rapporti. C’è un desiderio di conferire risonanze universali ai fatti raccontati -il motivo orientale del cielo e della terra-, sullo stile delle tragedie shakesperiane. Anche se il paragone è decisamente imbarazzante. Il cast lavora molto bene, con un Chow Yun-Fat molto sobrio, che sembra cullare il motto “la vendetta è un piatto da servirsi freddo”, e una Gong Li, ripresentatasi come musa di Yimou, che recita alla grande nella parte della donna intrigante. Josè Maria Arestè. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani-adulti. Contenuti: V, S (ACEPRENSA)

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