Le vite degli altri

21/4/2007. Regista: Florian Henckel von Donnersmarck. Sceneggiatura: Florian Henckel von Donnersmarck. Interpreti: Ulrich Mühe, Martina Gedeck, Sebastian Koch, Ulrich Tukur, Thomas Thieme. 144 min. Germania. 2006. Adulti. (VXD)

Berlino, 1984. Il capitano Gerd Wiesler (magistrale interpretazione di Ulrich Mühe) è un ufficiale straordinariamente abile della Stasi, l’onnipotente polizia segreta del regime comunista della Repubblica Democratica di Germania. Wiesler, per la sua fama nella cura dei minimi dettagli delle persone spiate, è professore presso l’accademia dove si formano le reclute della Stasi, per istruirle nelle tecniche di interrogatorio dei “nemici di Stato”. Quando gli si assegna l’incarico di spiare una coppia di coniugi, il prestigioso scrittore e autore drammatico Georg Dreyman e la popolare attrice Chiesta-Maria Sieland, la sua vita di segugio imperterrito subirà una forte scossa di fronte a queste vite diverse: le vite degli altri.

Straordinaria opera prima del tedesco Florian Henckel von Donnersmarck (Colonia, 1973), regista e sceneggiatore proveniente da un complesso iter formativo (ha studiato russo all’Istituto Nazionale di Leningrado, scienze politiche, economiche e filosofia a Oxford, regia cinematografica alla scuola di Monaco; è stato aiuto-regista di Richard Attenborough). Il film ha ottenuto 7 premi cinematografici in Germania (tra cui: film, regia e sceneggiatura), tre premi europei (film, sceneggiatura e miglior attore) e ha vinto l’Oscar per il miglior film in lingua straniera (non inglese).

Henckel riesce ad evocare un ritratto intelligente, sereno e commovente -solo talvolta, crudo e sgradevole- del fanatismo generato dall’utopia marxista. Riaffiora il sistema oppressivo e carcerario che la stinta RDG di Honecker applicava con tale rigore, da farsi reputare l’incarnazione chimicamente pura del sistema comunista. Non solo si propongono attori di gran talento (basti ricordare Martina Gedeck, già segnalatasi quale protagonista di Ricette d’amore) e una messa in scena molto efficace; ma emerge anche uno dei migliori copioni del cinema europeo degli ultimi anni. Negli ultimi tempi, vari film riusciti in Germania (La caduta, La rosa bianca, Der neunte tag, Il grande silenzio) ci consente di poter ormai parlare di rinascita del cinema tedesco, dopo un periodo di letargo. Le vite degli altri è una riaffermazione del valore del cinema tedesco e del fatto che ancora si possono raccontare molte storie eccellenti, semplicemente guardandosi attorno. Alberto Fijo, ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: V, X, D (ACEPRENSA)

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