Millions

21/05/2005. Regia: Danny Boyle. Sceneggiatura: Frank Cottrel Boyce. Interpreti: Alex Etel, Lewis MacGibbon, James Nesbitt, Daisy Donovan. 97 m. Gran Bretagna. 2005. Giovani.

Due fratelli inglesi che hanno perso la mamma cambiano casa. Il padre cerca di render loro meno gravosa la nuova esistenza. Il più grande è un tipetto di 9 anni, dal senso pratico veramente straordinario. Il piccolo Damian, 7 anni, sente molto la mancanza di mamma, ma ha un dono: gli appaiono i santi.

L’inglese Danny Boyle (Trainspotting, 28 giorni dopo) abbandona il truce genere socio-apocalittico per effondere tenerezza, ingenuità, humour, ingegno narrativo, in una storia molto originale e quasi sempre rispettosa e amabile con il cattolicesimo: quasi un racconto natalizio. Frank Cottrel Boyce, autore del copione, è assiduo collaboratore di Winterbottom, nonché grande ammiratore di Thomas Hardy, di cui ha già adattato per cinema Il sindaco di Casterbridge. Ha sette figli.

Bambini, santi, miracoli, l’esordio dell’euro e una borsa con centinaia di migliaia di sterline: ecco gli ingredienti di un racconto pieno d’incantesimo interpretato da fantastici attori-bambini. Stupenda, la fotografia di Anthony Dod Mantle (Dogville): originale, la messa in scena; piena di sorprese, l’intelligente trama che si snoda tra dialoghi indimenticabili. È il tributo di Boyle (Manchester, 1956), grato per l’insegnamento ricevuto presso una scuola di salesiani.

Millions è un notevole, stravagante e davvero piacevole racconto per adulti. Un film molto ben curato, che parla con disinvoltura di santità e generosità, offrendo sequenze veramente indimenticabili di incontri che evocano san Giuseppe, san Pietro e i martiri dell’Uganda. Nello stile del regista non manca mai un tono da bullo incapace di controllo, che fa capolino anche in questo film. Perciò risulta inadatto a bambini. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

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