La caduta

7/05/2005. Regia: Oliver Hirschbiegel. Sceneggiatura: Bernd Eichinger. Interpreti: Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Thomas Krestchmann, Jualiane Köhler, Ulrich Noethen. 150 m. Germania. 2004. Adulti.

Oliver Hirschbiegel, una delle grande figure della televisione in Germania, aspirava all’Oscar per il miglior film in lingua non inglese (poi è andato a Mare dentro) con il suo terzo lungometraggio, La caduta, un angosciante racconto degli ultimi giorni di Hitler nell’aprile del 1945. L’asfissiante e insieme misurato copione di Bernd Eichinger è basato sul libro dello storico Joachim Fest e sulla testimonianza di Traudl Junge, una delle giovanissime segretarie di Hitler assunte nel periodo finale di reclusione nel bunker (compare all’inizio e alla fine del film e parla di quei giorni).

Siamo di fronte ad una ricchezza di talento cinematografico al servizio di un implacabile affresco sulla caduta del nazismo, in una Berlino in rovine che resiste disperatamente all’assalto delle truppe russe. Hitler (un geniale Bruno Ganz) s’impunta nel non voler accettare la realtà e quando alla fine lo fa, sentenzia: “Se la guerra è perduta, non m’importa che il mio popolo soffra. Non sprecherò una lacrima per lui. Non merita niente”.

Dal punto di vista tecnico bisogna sottolineare la fortissima verosimiglianza della messa in scena, sia nel bunker di 250 metri quadri che nei combattimenti per le strade di Berlino. L’ambientazione, i costumi, il lavoro degli stilisti e dei truccatori è impeccabile. Il talento degli attori è decisivo per che il film abbia il ritmo desiderato dal regista. È molto raccomandabile la versione originale con sottotitoli.

A volte lo spettatore ha il cuore in gola, ma bisogna riconoscere che non si fa un uso frivolo della violenza, che potrebbe essere mostrata in un modo molto più brutale, se si pensa ai film d’intrattenimento che utilizzano in modo banale questo richiamo. Forse Hirschbiegel, con questo sguardo che sa di documento sulla perdita della dignità umana provocata dal fanatismo, ha voluto mettere in evidenza la falsità del presunto eroismo epico del suicidio di Hitler e di alcuni suoi seguaci. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: V+, S, D, F. Qualità: **** (MUNDO CRISTIANO)

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