The Help

20/1/2012. Regista: Tate Taylor. Sceneggiatura: Tate Taylor. Interpreti: Viola Davis, Emma Stone, Jessica Chastain, Sissy Spacek, Allison Janey. 146 min. USA. 2011. Giovani.




L'attore Tate Taylor si mette dietro la cinepresa per dirigere un film che, dopo nove settimane nelle sale negli Stati Uniti, ha raccolto più di $ 160 milioni, rispetto ai 25 milioni di budget. Parte della responsabilità di questo successo si deve ai suoi interpreti, tra i quali Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain e Octavia Spencer.

Questo film è un adattamento del primo romanzo di Kathryn Stockett, The Help, una storia con elementi autobiografici situata a Jackson, la stessa città che diede i natali alla scrittrice. Si tratta di un melodramma sociale inquadrato nella lotta per diritti civili degli afroamericani nel Mississippi negli anni 60. Si riferisce al mondo delle colf, dove non poche donne sono state sottoposte a umiliazioni sistematiche e a disprezzo razzista.

Il personaggio principale, Skeeter, una ragazza bianca di 20 anni, consapevole della mancanza di riconoscimento sociale di queste donne, decide di aiutarle con la sua competenza, il giornalismo. Ciò richiede la collaborazione di due cameriere che hanno molto da raccontare, Aibileen, e la sua amica Minny.

Il film, nonostante il tema trito, è fresco, ben raccontato e tratta con competenza e generosità l’impulso emotivo di trame e personaggi. Tuttavia, questo savoir faire perde un po’ di smalto per colpa di uno script molto manicheo e popolato da personaggi estremi: la scema molto scema, la cattiva molto cattiva, la sempliciotta molto sempliciotta, e così via. Questo schematismo fa perdere credibilità e forza morale alla storia. Fortunatamente, i personaggi di Skeeter, Aibileen e Minny sono più ricchi di sfumature e compensano in qualche modo la semplicità di questo coro di secondari così istrionico. D'altra parte, il film potrebbe migliorare se fosse un po’ più breve. Eppure, come film piace e funziona, e propone un modo umano di superare lo scontro razziale, facendo apologia del perdono e della riconciliazione in un senso cristiano. Juan Orellana. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. (ACEPRENSA)

Nessun commento: