Spider-man 2

18/09/2004. Regista: Sam Raimi. Sceneggiatura: Alvin Sargent. Interpreti: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco, Alfred Molina, Rosemary Harris, J.K. Simmons. 117 min. USA. 2004. Giovani.

Due anni fa è uscito Spider-Man, la prima superproduzione che vede protagonista il popolare Uomo-Ragno, creato nel 1962 per i fumetti Marvel da Stan Lee (copione) e Steve Ditko (disegni). Il film, che ha incassato 830 milioni di dollari in tutto il mondo, ha introdotto Sam Raimi nel gotha di Hollywood, riproponendo l’attualità, nel cinema, dei supereroi tratti da fumetti. Il nuovo film ripropone lo stesso team tecnico-artistico in una nuova avventura di Spider-Man, allestita senza badare a spese, grazie ai 200 milioni di budget. Questa seconda puntata –di una serie inizialmente prevista di sette- ha già registrato alcuni record di incasso: al primo giorno di uscita, 40,5 milioni di dollari in 4.152 sale; nel solo primo fine-settimana, 180 milioni di dollari.

L’azione si svolge due anni dopo che il giovane cittadino di New York, Peter Parker, ha messo tra parentesi il suo amore per Mary Jane Watson, per dedicarsi -anima e corpo- ad essere Spider-Man. Adesso, Peter, mentre continua ad aiutare la polizia da Uomo-Ragno, lavora consegnando pizze a domicilio: deve pagarsi gli studi universitari. Come logico, la sua vita diviene ora così complessa, che finisce per aver problemi con il gestore della pizzeria, con il direttore del Daily Bugle, con sua zia May, con l’amico milionario Harry e con Mary Jane che, nel frattempo, dopo il trionfo ottenuto come attrice di teatro, si fidanza con un astronauta attraente e famoso, figlio del direttore del Daily Bugle.

La conseguente sensazione di malessere fa perdere a Peter parte dei suoi poteri, al punto da indurlo a pensare seriamente di rinunciare ad essere Spider-Man, preferendo una vita normale. Ma sul più bello, appare un nemico pericolosissimo: il Dr. Octopus, prestigioso scienziato che, dopo aver compiuto un rischioso esperimento di fusione nucleare, si è tramutato in un deleterio mostro, dotato di quattro tentacoli intelligenti. Il duello che vede protagonisti questa piovra letale e l’Uomo-Ragno, per le strade di New York, tiene con il fiato sospeso.

Il successo del primo Spider-Man è stato contrassegnato dalla divertente e spettacolare profusione di effetti digitali, alla base di convincenti interpretazioni, nonché di un copione di solida narrativa drammatica, con riusciti contrasti emotivi. In questa seconda avventura, gli effetti digitali sono ulteriormente migliorati, sia nei prodigiosi voli di Spider-Man, come negli attacchi tentacolari del Dr. Octopus. Gli attori riconfermano qui le loro doti, anche se le interpretazioni di Tobey Maguire, Kirsten Dunst e James Franco appaiono un po’ legate all’archetipo dei rispettivi personaggi. Piú sfumature emergono nei personaggi interpretati da Rosemary Harris -incantevole nei pani di zia May-, J.K. Simmons e Alfred Molina, fisicamente perfetto come Dr. Octopus, nonché altrettanto credibile nel ricrearne la patologica personalità.

Il copione risente di alcuni stilemi tipici dei fumetti, soprattutto evidenti nello schematismo narrativo e in un’eccessiva pretesa di fedeltà agli ideal-tipi dei personaggi. Questa volta, tuttavia, non solo la violenza risulta più diluita –tranne nel caso del massacro all’ospedale-, ma il dramma, lo humour e la storia amorosa si integrano molto meglio con le scene di azione. Ci sono anche alcune parti recitate in modo davvero splendido, a manifestare il lodevole sforzo realizzato da Alvin Sargent. Se però il cocktail regge alla perfezione almeno per la prima ora, finisce poi per perdersi in meandri troppo melodrammatici e discorsivi, riguadagnando equilibrio solo nel finale. Tale tensione ondivaga fa passare parzialmente in secondo piano le numerose trovate tecniche e drammatiche, senza arrivare a comprometterne l’insieme. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.

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