24/3/2012. Regista: Andrew Stanton. Sceneggiatura:
Andrew Stanton, Mark Andrews. Interpreti: Taylor Kitsch, Lynn
Collins, Samantha Morton, Mark Strong, Ciarán Hinds. 132 min. USA. 2012.
Giovani.
Stati Uniti nel tardo XIX secolo. Un giovanissimo Edgar
Rice Burroughs si fa carico dell’eredità di suo zio John Carter. E, attraverso
il suo diario segreto, conosce l'incredibile odissea di questo ex ufficiale
confederato, veterano della guerra civile, che inspiegabilmente è stato
trasportato al pianeta Barsoom (Marte). Lì, Carter è stato coinvolto in una guerra
tra tribù guerriere e strani esseri selvaggi, al lato del nobile Tars Tarkas e della
bella principessa Dejah Thoris, che combattono contro il tirannico Matai Shang.
L'accidentale coinvolgimento di Carter sarà decisivo.
Una delle stelle della Pixar, lo scrittore-regista Andrew
Stanton, massimo responsabile di WALL • E,
segue le orme del suo collega Brad Bird, che ha appena diretto Mission: Impossible - Ghost Protocol- e
fa il salto al cinema di azione con John
Carter. Si tratta di un ambizioso adattamento di The Princess of Mars, il romanzo con il quale Edgar Rice Burroughs
-il creatore di Tarzan- iniziò nel 1911 la sua saga marziana, che ha
influenzato tanto il fantasy e la
fantascienza contemporanea. In particolare, i suoi dieci libri hanno ispirato tutta
la serie di Star Wars, di George
Lucas, e di Avatar, di James Cameron.
Come c’era d’aspettarsi, ci sono molti echi di altre
produzioni in John Carter, che
Stanton inizia con un suggestivo prologo che rende omaggio ai western e film gotici d’intrigo. Poi il
regista di Boston immerge in un'epica avventura fantasy eroica, molto divertente nel cocktail di battaglie, amori e
colpi di umorismo, e risolta con impattanti effetti stereoscopici, un esotica
ambientazione e ottime animazioni digitali. Certo, con meno metraggio, più
chiarezza narrativa e un attore più carismatico -Taylor Kitsch è un po
'insipido-, l'insieme sarebbe migliorato notevolmente. Ma così com'è, diventa
un notevole film di genere, con tono familiare ed esaltazione dell’amore,
l’amicizia e la
libertà.. Jeronimo José Martin. ACEPRENSA.
Pubblico: Giovani. (ACEPRENSA)
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