Biancaneve


24/3/2012. Regista: Tarsem Singh. Sceneggiatura: Melissa Wallack, Jason Keller. Interpreti: Lily Collins, Julia Roberts, Armie Hammer, Nathan Lane, Sean Bean. 106 min. USA. 2012. Tutti. Nelle sale dal 4 aprile.

Se non fosse perché è della Pixar, non ti aspetteresti niente da una versione per il vasto pubblico (bambini ma anche adulti) di una fiaba del compendio dei fratelli Grimm universalmente nota. L'ultimo fiasco è stato Cappuccetto Rosso Sangue di Catherine Hardwicke.


Questa Biancaneve è, sorprendentemente, un film di notevole qualità: divertente, ben scritto, ben recitato e con una grande forza visuale. Dice Bernie Goldmann, uno dei produttori, che si sono proposti “di fare una versione reale di Biancaneve che avesse il sentimento, la dimensione e la portata di un film d'animazione”. E questo è uno dei grandi successi di un film che, in qualsiasi momento, non perde né il ritmo, né il senso dell'umorismo propri dei buoni titoli animati.

L’inizio –sensazionale- dà il tono: senza trascurare la storia, il film cura al massimo tutti gli aspetti visivi e tecnici. Si sente l'influenza del regista indiano Tarsem Singh (The Fall), che imprime un vigoroso marchio Bollywood alla scenografia, la coreografia delle battaglie, la fotografia e i costumi.

E qui il merito cresce, perché non c'è fiaba più conosciuta di Biancaneve, e malgrado questo, il team di sceneggiatori riesce a creare intrighi e mantenere il tono in un modo molto abile. In questo senso, il ruolo -e il momento- della famosa mela- mi sembra una genialità.

Julia Roberts ricama il suo ruolo di odiosa matrigna. Lily Collins (figlia del musicista Phil Collins) interpreta con scioltezza una Biancaneve a metà strada tra la tradizionale principessa della commedia romantica e la moderna eroina d'azione. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.

Pubblico: Tutti. (ACEPRENSA)

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