Viaggio al centro della terra

14/2/2009. Regista: Eric Brevig. Sceneggiatura: Michael Weiss, Jennifer Flackett, Mark Levine. Interpreti: Brendan Fraser, Josh Hutcherson, Anita Briem, Seth Meyers, Jean-Michell Paré. 92 min. USA. 2008. Giovani

L’attuale ossessione di Hollywood per le nuove tecnologie tridimensionali sta generando film per famiglie, come questo, destinati alla proiezione in 3D, anche se nella maggioranza delle sale cinematografiche sarà visto in formato convenzionale. Si tratta di una nuova immersione nell’universo di Giulio Verne, riproponendone uno dei romanzi più popolari: Viaggio al centro della terra.




Il libro del profetico scrittore francese cambia la vita di Sean, ragazzo statunitense molto sveglio. Suo padre è scomparso misteriosamente, anni addietro, durante una spedizione scientifica in Islanda. Il volume della biblioteca del padre, che Sean sta leggendo, include strane annotazioni che spingono il ragazzo e il distratto zio Trevor -esperto di sismi ed estimatore di Verne- a un blitz in Islanda dove, assieme alla bella guida locale, rimangono intrappolati in una profonda fenditura vulcanica. Qui si imbattono in sorprendenti scoperte, non sempre gradite.

Il film di esordio da regista del prestigioso tecnico di effetti visivi Eric Brevig, ha saputo rispettare il tono positivo e colto di tutte le produzioni di Walden Media, risultando agile e divertente. Inoltre, il cast fa sul serio. Perciò umanizza lo sfoggio di trovate esplosive che il film propone, tra cui alcune davvero creative e brillanti. Nel complesso, però, il film denuncia una mancanza di profondità e progressione narrativa, risultandone infine un gigantesco videogioco, con continui cambi di schermo, dove importano più gli effetti speciali per la proiezione in 3D, che l’evoluzione drammatica e morale dei personaggi. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. (ACEPRENSA)

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