Ti amerò sempre

14/2/2009. Regista: Philippe Claudel. Sceneggiatura: Philippe Claudel. Interpreti: Kristin Scott Thomas, Elsa Zylberstein, Serge Hazanavicius, Laurent Grévill, Frédéric Pierrot. 115 min. Francia. 2008. Giovani. (V)

Juliette si accinge ad uscire dal carcere dove ha scontato quindici lunghi anni. Fuori l’aspetta la sorella minore, Léa, che l’accoglie in casa, dove vive col marito Luc e due bimbe vietnamite adottate, oltre al suocero che ha perso la parola. La situazione non è facile, perché Juliette -rea confessa- ha commesso il più terribile degli assassini, senza averne mai parlato a nessuno.



Il ritorno alla normalità ha un suo prezzo. Non trova lavoro perché la fedina penale è eloquente. Inoltre Luc, pensando soprattutto alle figlie, ha paura di tenersela in casa. La ex-carcerata riceve però comprensione ed affetto, oltre che dalla sorella e dall'agente addetto alla libertà vigilata che ne segue il caso, da Michel, docente universitario e collega di Léa.

Esordio da regista riuscito, per il romanziere francese Philippe Claudel, già autore di alcune sceneggiature su schermo legate a questo film. Dimostra un grande dominio narrativo. Dosa saggiamente l’informazione sulle circostanze di cui dispongono i vari personaggi, tutti ben definiti, in carne ed ossa: dai protagonisti (le due sorelle, il marito di Léa, Michel, il poliziotto..), che vanno profilandosi in modo credibile, fino ai comprimari (ad esempio, il direttore dell’ospedale che pensa di assumere Juliette, senza azzardarsi a guardarla in faccia, quando dice cose senza senso.

Il film tocca molti argomenti, tutti molto saggiamente, senza facili moralismi. Anzi, invita a riflettere sul problema della sofferenza, sui diversi tipi di prigioni -fisiche o mentali-, sulla morte, la solitudine, l’incapacità di aprirsi all'altro, la fiducia, la famiglia come luogo di accoglienza, il senso di colpa, l’amarezza… Come si desume dalla tematica elencata e dalla trama, Claudel evita il rischio di facili derive drammatiche, restando molto equilibrato e sobrio, così da conferire più forza ai terribili fatti raccontati; inoltre, sa punteggiare la storia con qualche lieve tocco umoristico.

Nel cast, che recita in modo sensazionale, meritano menzione speciale le attrici che interpretano le due sorelle -Kristin Scott Thomas, che trasmette tristezza ad ogni fotogramma, ed Elsa Zylberstein- nonché gli attori Serge Hazanavicius e Laurent Grévill. José María Aresté. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. V (ACEPRENSA)

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