Il curioso caso di Benjamin Button

14/2/2009. Regista: David Fincher. Sceneggiatura: Eric Roth. Interpreti: Brad Pitt, Cate Blanchett, Taraji P. Henson, Tilda Swinton, Julia Ormond, Eric West. 167 min. USA. 2008. Giovani-adulti. (SD)

Quasi novant'anni fa, F. Scott Fitzgerald scrisse una fantastoria che ha per protagonista Benjamin Button, l'uomo che un bel giorno, invece di invecchiare, prese a ringiovanire. Fitzgerald trasse l’idea del racconto da questa citazione di Mark Twain: “come sarebbe infinitamente più allegra la vita, se potessimo nascere ottantenni ed avviarci gradualmente verso i 18 anni”. La fantastica storia era già stato usata in diverse scenografie. Quella portata ora su grande schermo è opera di Eric Roth, veterano autore dei copioni di Forrest Gump, Insider o L’ombra del potere (The good sepherd), mentre la regia è di David Fincher. Dietro al film ci sono due grandi studi -Warner e Paramount- che si sono divise le spese (dicono oltre 250 milioni di dollari).




Il racconto di Fitzgerald è poco più di un divertissement, un capriccio, ma al contempo un gioiellino per concisione e per l'ironico sguardo su vita e morte. Non era semplice tradurlo in versione filmica, non solo per le difficoltà tecniche (risolte molto bene, anche se ad alto costo), ma anche perché -tra l’altro- lo spettatore sa quasi già come si snoderà la storia. Ciò malgrado, ci vorranno due ore e mezzo per arrivare alla fine. Il film parte bene, la prima ora è magnifica, tutto funziona come un orologio svizzero… Poi comincia a ripetersi, l’argomento sembra sempre più un teleromanzo, la voce in off comincia a infastidire, la verve della trovata fantasy va svanendo. Resta la voglia di veder ringiovanire Brad Pitt.

Il film aspira a 13 Oscar. Cifra eccessiva per un film ben realizzato, che sfoggia convincenti interpretazioni, un'attraente impostazione, riuscite riflessioni sul passar del tempo e lo snodarsi effimero della vita, ma estremamente ripetitivo e lungo. Ciò rivela un serio difetto di montaggio. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani-adulti. Contenuti: S, D (ACEPRENSA)

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