Danny the dog

18/06/2005. Regista: Louis Leterrier. Sceneggiatura : Luc Besson. Intérpretes: Jet Li, Morgan Freeman, Bob Hoskins, Kerry Condon, Vincent Regan, Dylan Brown, Tamer Hassan, Michael Jenn, Phyllida Law. 102 min. Francia, Usa, GB, Hong Kong. 2005. Adulti (VXD).

Ricompaiono Besson, sceneggiatore e produttore, e Leterrier, regista, già binomio colaudato in The Transporter. Il film s’inserisce nello sforzo, operato qui da Besson, di liberare il cinema francese dalla concorrenza di Hollywood e dei prodotti “hollywoodiani”, tuttora leader del mercato mondiale. Lo schema è simile a Leon, il miglior titolo di Besson. Danny the Dog è un giovane, tirato su quasi come un mastino feroce: da animale pronto ad uccidere, al semplice gesto del suo crudele proprietario. Apparentemente spogliato della sua umanità, conserva ancora una parvenza d’innocenza, che affiora al momento di conoscere un personaggio sensibile, un accordatore di pianoforte, cieco, e la sua adorabile figlia adottiva, un’adolescente. Anche se l’inizio fa temere il peggio, cioè un film di combattimento, da “encefalogramma piatto”, Leterrier riesce a far centro, con una storia semplice, dove i personaggi e la loro trama si definiscono gradualmente. Gli attori fuggono dallo stereotipo e l’elemento dominante di ciascuno è ragionevolmente sfumato. L’errore sta in tanta violenza gratuita, e nell’indugiare sul clima sordido, anche se il fine è sottolineare il contrasto con la nuova “famiglia” di Danny. José María Aresté. ACEPRENSA.

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