30/6/2013. Regista: Marc
Forster. Sceneggiatura: Matthew Michael Carnahan e J. Michael Straczynski, basato
sul romanzo di Max Brooks. Interpreti: Brad Pitt, Mireille Enos, Matthew Fox,
Daniella Kertesz, David Morse. USA. 2013. Adulti (V)
World War Z ha suscitato molto scalpore al box office in tutto il
mondo ... e si capisce. Questo film di zombie prodotto e interpretato da Brad
Pitt ha tutto quello che si può chiedere da un blockbuster estivo rivolto ad un pubblico giovane: adrenalina pura
in fase di avvio (se il ritmo del film fosse sempre stato come i primi cinque
minuti, più di uno avrebbe avuto un infarto), uno sviluppo man mano più lento
–sempre al’interno di un ritmo intenso- e un finale debole, ma che prepara un
secondo capitolo. Beh, vista la risposta al botteghino, che ci sarà un'altra
puntata sembra sicuro.
Il grande merito del film,
oltre giocare con il tema zombie, ideale sullo schermo, sta nello scommettere
su una formula classica che è vincente: si alternano azione spettacolare con sviluppo
dei personaggi e, se possibile, vi è un eroe. È una regola da manuale, ma molti
registi, rapiti dalle possibilità offerte dalla tecnologia di oggi, finiscono
per perdersi in mezzo a un'esplosione di effetti speciali.
Marc Forster aggira questo
pericolo. Non bisogna dimenticare che è il direttore di Neverland o Vero come la
finzione, e che tra i suoi punti di forza è quello di essere un amante
della narrazione. Nella World War Z,
tra le battaglie, si parla di famiglia, amore per la patria, -sì, il film è un
americanata- e generosità, coraggio e sacrificio come virtù eroiche. Se poi
queste virtù si incarnano in personaggi fisicamente attraenti, meglio. Come è tradizionale
tutto questo, vero? E come è attuale ... così da riempire i cinema, che, per
inciso, costano sempre di più. Ana
Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.
Pubblico: Adulti. (V) (ACEPRENSA)
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