L'Uomo di Acciaio

30/6/2013. Regista: Zack Snyder. Sceneggiatura: David S. Goyer. Interpreti: Henry Cavill, Russell Crowe, Amy Adams, Kevin Costner, Michael Shannon. 143 min. USA. 2013. Giovani.



Zack Snyder, regista di 300 e Watchmen, è stato scelto dalla Warner e dal produttore esecutivo Christopher Nolan per dirigere questa nuova versione di Superman. La strategia è molto simile a quello che Nolan e Goyer -il suo sceneggiatore- utilizzarono per Batman Begins, il film che ha segnato la reinvenzione di un eroe che era entrato nel mixer dei film molti anni fa.

Il film, nel suo inizio e in alcuni altri momenti, appare discreto, ma non buono. Ci sono 60 estenuanti minuti di combattimenti e di distruzione, con tonnellate di spazzatura e detriti digitali, molto noiosi. È un film cosi scontato, così elementare, che stordisce. Quando il personaggio non indossa il mantello, il film diviene più interessante. Lo stesso succedeva con Batman, con la differenza che Christian Bale è un portento di attore e Henry Cavill, no. Insomma dà per quello che ha: un fumetto schematico,  viene salvato da un montaggio frammentato e da un impianto tragico dove, sotto l’acciaio e con testi da far arrossire, si affaccia un po’ di umanità, di senso drammatico.

Snyder è ingombrante e ampolloso, i suoi film hanno sempre un tono altezzoso. E questo stanca. Gioca a suo favore la qualità di attori come Crowe, Adams, Costner e Shannon (un cattivo secondo il nuovo manuale di Hollywood per le saghe da fumetti), che sono bravi nei momenti più emozionanti, a dare aria ad una storia che starebbe contenuto comodamente in un tovagliolo di carta.

Il film è il compendio di un modo di fare cinema che, oggi come oggi, è l'unico che sembra in grado di riempire grandi sale di cinema e di sostenere l’impero cinematografico americano. Realizzato con 225 milioni di dollari di budget, l’incasso in Nord America del fine settimana della prima è stato di125 milioni, e non ho dubbi che arriverà a 1.000 milioni. Le major sanno bene che il loro pubblico più fedele, gli adolescenti, non si stanca mai di supereroi. Alberto Fijo. ACEPRENSA.


Pubblico: Giovani (ACEPRENSA)

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