I guardiani del destino

25/6/2011. Regista: George Nolfi. Sceneggiatura: George Nolfi. Interpreti: Matt Damon, Emily Blunt, Anthony Mackie, John Slattery, Terence Stamp. 110 min. USA. 2011. Giovani. (S)

Il romanziere di fantascienza Philip K. Dick (1928-1982) è assai reclamato da cinema e TV, da Blade Runner a Next, passando per Atto di forza e Minority Report. George Nolfi, autore di Ocean’s Twelve e The Bourne Ultimatum, esordisce da regista con un copione scritto da lui stesso, che adatta un racconto di Dick: Adjustment Team.



L'approccio è suggestivo: durante la campagna elettorale, un politico subisce un inatteso rovescio, ma conosce per caso una ragazza -e si prende una cotta per lei-, che gli dà ottimi consigli. Il film è supportato da alcuni attori eccellenti e da una brillante messa in scena. Ma la storia si sgonfia perché si frustrano gli sforzi per fare della fantascienza, condita da una forte storia d'amore come fulcro del racconto, per colpa di un modo sbagliato di trattare questo approccio. La musica di Thomas Newman (Wall-E) e la fotografia di John Toll (Gone Baby Gone), due grandi professionisti, cercano invano di dare il giusto peso ad una storia che delude per la puerilità semplicistica del suo determinismo. La lezione è chiara: le buone storie possono fornire idee che, convenientemente sviluppate, forse daranno vita ad una storia più lunga e che non sfigura. Perfino storie scadenti, come il romanzo di Capote che ha portato al film di Blake Edwards (Colazione da Tiffany), possono produrre film importanti. Non è però questo il caso di Adjustement team: un racconto mediocre, un buco nell'acqua. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. Contenuti: S (ACEPRENSA)

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