Wall Street: il denaro non dorme mai

9/10/2010. Regista: Oliver Stone. Sceneggiatura: Allan Loeb, Stephen Schiff. Interpreti: Michael Douglas, Shia LaBeouf, Carey Mulligan, Susan Sarandon, Josh Brolin. 127 min. USA. 2010. Giovani. (D). Nelle sale il 22 ottobre.

Nel 2001, Gordon Gekko esce di prigione, dopo aver scontato una condanna per crimini finanziari. Sette anni dopo, l'ex squalo di Wall Street pubblica L'avidità è buona? È un libro che anticipa la crisi finanziaria globale. Winnie, la figlia di Gordon, non gli parla, perché lo accusa della morte del fratello, per droga. Paradossalmente, lei pensa di sposarsi Jake, immerso nel mondo delle grandi imprese, un tipo non proprio diverso dal contestato padre.



L'avidità nei mercati azionari, che ha conosciuto un boom negli anni 80 del secolo scorso, è stata immortalata dal personaggio di Gordon Gekko nel film Wall Street, in cui -per la parte di miglior protagonista- Michael Douglas ha vinto l'Oscar. Con i recenti eventi della bolla immobiliare (negli USA, in Spagna ed altrove), c’era una logica aspettativa su ciò che avrebbe realizzato Oliver Stone, riprendendo il personaggio di Gekko.

Non sta certo al film spiegare l'attuale crisi finanziaria. Ma delude il fatto, che la utilizzi come semplice sfondo ideale, per ricuperare il personaggio già apparso nell'omonimo film del 1987, ed inserirne di nuovi. In questo nuovo episodio, si pone il quesito subliminale se Gekko sia capace di riscattarsi, per diventare una persona migliore. Altri spunti emergenti dalla trama sono il valore del tempo, capitale più prezioso dei soldi, nonché l'importanza di contribuire alla società con qualcosa di tangibile, si tratti di una nuova fonte di energia o della dedizione infermieristica, nel caso della madre di Jake.

A questa accurata produzione di studio manca il respiro dell'originale. Le manca spazio, per inquadrare una tragedia al modo di Shakespeare; eccede, al contrario, quel convenzionalismo melenso così evidente in un finale scarsamente elaborato. Il disegno della "jungla" di Wall Street e di Internet, spesso appare un mero cliché. Stone ha la fortuna di avere attori che si stagliano sui personaggi interpretati, per valorizzarli. Carey Mulligan infonde serietà al suo ruolo, rendendolo credibile; Michael Douglas sostiene le vicende mutevoli di un Gekko un po’ "banderuola", Josh Brolin ha cinismo da vendere... Meno credibile appare un Shia LaBeouf "saputello", nei panni dello scienziato Austin Pendleton; o Susan Sarandon, in quelli di un'agente immobiliare. José María Aresté. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. Contenuti: D (ACEPRENSA)

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