A serious man

16/1/2010. Regista: Joel Coen, Ethan Coen. Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen. Interpreti: Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick, Adam Arkin. 105 min. USA. 2009. Adulti. (XD)

L'uomo serio e preoccupato in questione è Larry Gopnik, professore universitario di fisica, ebreo, sposato, con due figli adolescenti, il cui mondo sta lentamente franando: in primo luogo il matrimonio, poi il lavoro. Infine e soprattutto, la sua tradizione religiosa, incapace di fornirgli quelle risposte che sta cercando ansiosamente.



Dopo il folle divertissement di Burn After Reading, i fratelli Coen ritornano all'universo di Fargo o Blood Simple, una storia cinica popolata da individui patetici, su uno sfondo di humour nero. In questo caso, davvero nero. Per questo film, i fratelli Coen hanno scritto una sceneggiatura autobiografica che potrebbe avere firmato Woody Allen. In realtà, tutto il film è prettamente Allen: dal modo superbo di ambientare la vita in un quartiere, fino alla artificiosa naturalezza delle recite (esaltata da un cast di attori di teatro e tv, poco noti). Nel coniare questo imprinting, stile Allen, i fratelli Coen si sono pienamente calati all'interno di un'acida visione del mondo ebraico, come confessano loro stessi, rappresentata con plausibilità, ma anche con certa cattiveria (anche se i registi lo negano).

Il risultato? A volte brillante, come la presentazione del personaggio principale interpretato da Michael Sthulbarg, che ambisce un Golden Globe, e talvolta -come accade ad Allen- fastidioso. Anche se, fortunatamente, i fratelli Coen, che peccano per eccesso di cinismo circa i loro tormentati personaggi, mai incorrono nel tono moralistico così fastidioso, adottato dal Woody Allen del suo ultimo film. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: X, D (ACEPRENSA)

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