2012

12/12/2009. Regista: Roland Emmerich. Sceneggiatura: Roland Emmerich, Harald Kloser. Interpreti: John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Amanda Peet, Oliver Platt, Thandie Newton. 158 min. USA, Canada. 2009. Giovani.

Un particolare allineamento di pianeti in cielo porta ad un aumento dell'attività solare e, quindi, la Terra ha i giorni contati: il 21 dicembre 2012 sarà il giorno del Giudizio. Alcuni pochi scienziati hanno capito e hanno avvisato le autorità. I governi leader del mondo si uniscono nel tentativo di far sì che la razza umana sopravviva al disastro.



2012 viene dalla fantasia di Roland Emmerich, autore di Independence Day e The Day After Tomorrow, avventure nelle quali è stato sul punto di distruggere il pianeta, e con le quali 2012 ha molte somiglianze. Ora, se in quei film un pugno di eroi salvava il nostro pianeta e l'umanità, questa volta ciò non è possibile: il calendario Maya, da cui deriva il titolo, finisce il 21 dicembre 2012. Non è un caso che in questo periodo siano apparsi numerosi titoli e film catastrofici come la pretenziosa Segnali dal futuro, di Alex Proyas, interpretato da Nicolas Cage.

In 2012 Emmerich non inganna nessuno e non delude nessuno; offre ciò che è e ciò che ha, vale a dire la sua passione per i film di genere, insieme a una gran cultura cinematografica, molto mestiere, e potenza visiva. Dal primo momento, lo spettatore sa esattamente che cosa accadrà e come accadrà, ma comunque segue il film con interesse per ben due ore e mezzo. Il peso della narrazione ricade su due personaggi, quello di John Cusack, un genitore che vuole riconquistare l'amore della moglie e dei figli, e quello di Chiwetel Ejiofor, consulente scientifico della Casa Bianca, circondati da una squadra di ottimi attori veterani. Le loro storie si intersecano e si separano, ad un ritmo sempre più intenso, in una cascata continua di sentimenti, umorismo e azione. Non importa che la sceneggiatura sia incredibile -questo è un punto di partenza-: importa la messa in scena, lo spettacolo, l’ingenuità delle impostazioni, e il fondo positivo che ha il film: famiglia, pietà, bontà e dedizione.

Una cascata di effetti speciali ben fatti, di strizzatine di occhio a quasi tutto il cinema catastrofico precedente, e un lieto fine godibile da tutta la famiglia, a patto di sospendere lo spirito critico e di prepararsi, come un bambino, a mangiare popcorn . Fernando Gil-Delgado. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. Contenuti: --- (ACEPRENSA)

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