Come d'incanto

8/12/2007. Regista: Kevin Lima. Sceneggiatura: Bill Kelly. Interpreti: Amy Adams, Patrick Dempsey, James Marsden, Timothy Spall, Idina Menzel. 103 min. USA. 2007. Giovani.

Dopo aver mostrato le sue qualità in film di cartoni animati per la Walt Disney, come In viaggio con Pippo o Tarzan, lo statunitense Kevin Lima ha superato con successo il suo passaggio al cinema d’azione reale in La carica dei 102. Adesso miscela animazione e azione reale in Come d’incanto, divertente restauro della formula classica delle fiabe.

La protagonista è la bellissima principessa Giselle che, espulsa dal suo mondo magico e musicale da una regina malvagia, viene catapultata nell’attuale New York. Ed ecco che Giselle, fino ad allora semplice cartone animato, si trasforma in una bella ragazza, con tutti gli atteggiamenti snob ed i modi di parlare delle eroine da fiaba. Poco a poco, si rende conto che, nel caotico mondo reale, non sempre c’è un lieto fine. Ma trova accoglienza da parte di un avvocato divorziato, padre di una bimbetta. Presto, la malvagia regina dovrà intervenire.

Fin dalla sua prima sequenza animata, questo originale film prende garbatamente in giro l’innocenza ostentata delle fiabe classiche, secondo la versione Walt Disney, da Biancaneve a Cenerentola, passando per La Bella addormentata o Bambi. In questo modo, il nodo della storia, nel mondo reale, si riempie di un efficacissimo humour da parodia, rafforzato dall’eccellente interpretazione di Amy Adams, che recita in ogni momento realmente identificata in una principessa da fiaba. Purtroppo, questa scintilla e questo buon umore si vanno spegnendo, man mano che il film si snoda, e specialmente dopo una sciocca sequenza consumistica che si scontra fino all’epilogo con il tono edificante e pedagogico che fino allora aveva conservato il film.

Da parte sua, Kevin Lima fa bella figura nei passaggi animati, dirige bene tutti gli attori e gira con freschezza le sequenze di azione reale; specialmente ricorrendo alle diverse coreografie musicali, dove brillano di luce propria le canzoni dei detentori di Oscar, Alan Menken e Stephen Schwartz, qui pronti a fornire un ulteriore saggio della loro bravura. In tal modo, ne viene fuori un notevole film per famiglie, con salti di ritmo ma divertente, che conferisce continuità ai sostanziosi contributi di Walt Disney, in un genere spesso abusato. Jerònimo José Martìn. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. (ACEPRENSA)

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