Il cavaliere oscuro

13/9/2008. Regista: Christopher Nolan. Sceneggiatura: Jonathan Nolan e Christopher Nolan, da un soggetto di Christopher Nolan e David S. Goyer sui personaggi creati da Bob Kane. Interpreti: Christian Bale, Michael Caine, Heath Ledger, Gary Oldman, Aaron Eckhart, Maggie Gyllenhaal, Morgan Freeman. 152 m. USA. 2008. Giovani-adulti. (V)

Batman, il personaggio creato da Bob Kane nel 1939, deve gratitudine eterna a Chris Nolan. In Batman Begins, il regista di Memento riscattò il supereroe che, dopo due film fatte da Tim Burton (tanto discutibili quanto personali), era caduto nelle mani di Joel Schumacher, un buon artigiano con scarsa creatività che finì per chiedere scusa per il secondo dei suoi film (Batman&Robin). Schumacher aveva scelto Gorge Clooney e Vil Kilmer per incarnare l’uomo pipistrello: solo un esempio del tortuoso percorso che aveva preso la serie.

Nel 2005, Nolan si decise a risuscitare l’eroe raccontando la storia dal inizio. Inoltre mise a capo di un cast di lusso (Morgan Freeman, Michael Caine e Gary Oldman) Cristian Bale, un attore di un grande fascino e dalla fama di ossessivo e perfezionista nella preparazioni dei suoi personaggi. Il film ha avuto buone critiche e degli incassi più che dignitosi. Ne Il cavaliere oscuro, Nolan continua nella linea di Batman Begins, privilegiando la sceneggiatura e la costruzione dei personaggi rispetto all’azione (anche se l’azione c’è, e molto buona). In questo episodio, Batman dovrà lottare contro un repellente criminale, il Joker (ormai non c’è niente da aggiungere sulla magnifica interpretazione del defunto Heath Ledger), che non soltanto metterà in difficoltà la città di Gotham ma che obbligherà l’uomo pipistrello ad affrontrare i suoi e se stesso.

Non bisogna dimenticare che, dentro l’universo dei supereroi, Batman è un caso particolare: i suoi poteri non sono soprannaturali ma provengono dall’intelligenza e dalla tecnica. Questa è una delle ragione per le quali si addice al fumetto il tono oscuro e scettico che Nolan imprime al suo film. Il dilemma tra sicurezza e libertà, i dubbi su l’impegno affettivo dell’eroe o le complesse conseguenze del male in una società che preferisce vivere felice ma ingannata, sono alcuni dei temi che abborda questo film, che in certo modo rinnova i vecchi schemi del genere. Tanto per la costruzione della sceneggiatura come per il montaggio e le convincenti interpretazioni del cast (l’unico che recita è il Joker, gli altri semplicemente vivono la storia), Il cavaliere oscuro si colloca molto al di sopra di film simili (eppure ce ne sono di molto buoni). Sono alcune delle ragioni per cui il film ha superato ogni tipo di aspettativa, e oltre aver conquistato la critica, ha guadagnato più di 400 milioni di dollari soltanto negli USA. Ana Sánchez de la Nieta. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani-adulti Contenuti: V (ACEPRENSA)

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