Planes 2- Missione antincendio

20/9/2014. Regista: Roberts Gannaway. Sceneggiatura: Jeffrey M. Howard. Animazione. 83 min. USA. 2014. Tutti
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I DisneyToon Studios sono stati creati per produrre film di animazione di minore portata, destinati ad essere distribuiti direttamente in DVD e BluRay, ma a volte raggiungono prodotti di tale qualità arrivano ai cinema. E’ accaduto a quasi tutti i film del marchio Disney Fairies fuori degli Stati Uniti, ed è successo lo scorso anno con Planes, singolare spin-off disneyano della saga Pixar Cars, che ha incassato oltre 220 ​​milioni dollari in tutto il mondo, quasi cinque volte il suo budget di 50 milioni. Ora lo stesso percorso con  Planes 2 – Missione Antincendio, diretto dallo specialista Roberts Gannaway (Leroy&Stitch, Trilli e il segreto delle ali), sponsorizzata anche da John Lasseter, che ha portato l’idea di partenza.
Dopo essersi consolidato come famoso pilota automobilistico, il modesto aeroplanino agricolo Dusty riceve una notizia terribile: un pezzo importante e fuori produzione del suo motore è danneggiato e dovrà smettere di competere se non vuole schiantarsi. Desolato, Dusty accetta di fare il corso per diventare aereo di soccorso e antincendio. Si trasferisce al bellissimo Parco Nazionale Pistone Peak, dove riceverete istruzioni dall’esperto elicottero antincendio Blade, nel cui team ci sono Super Scooper Dipper, estroversa e facile a innamorarsi, l’elicottero da carico Windlifter, il trasporto aereo ex militare Cabbie e una banda di veicoli fuoristrada divertente e senza paura, nota come i Smokejumpers. Insieme dovranno combattere un terribile fuoco che minaccia l'intero parco.
Funziona alla grande questa nuova avventura tragicomica su dare alla vita una seconda possibilità, sul lavoro di squadra e le virtù del vero eroe. Anche in questo caso, lo script è agile, divertente ed emozionante. L'animazione è di alta qualità, soprattutto nella suggestiva sequenza dell’incendio, dove in particolare brillano gli effetti 3D stereoscopici. Continua a pesare il carattere un po’ troppo infantile, corale, e pedagogico, che alle volte porta all'accumulo di gag, una certa schematizzazione di alcuni caratteri secondari e qualche eccesso discorsivo. Ma nel complesso, si tratta di una produzione notevole per tutta la famiglia. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.


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