24/5/2014. Regista: Marc Webb. Sceneggiatura: Alex Kurtzman, Roberto
Orci, James Vanderbilt, Jeff Pinkner. Interpreti: Andrew Garfield, Emma Stone,
Jamie Foxx, Sally Field, Dane DeHaan. 142 min. USA. 2014. Giovani.
Il film precedente, The Amazing
Spider-Man, incassò nell’estate 2012 752 milioni di dollari. Il suo
direttore, Marc Webb [(500) Giorni insieme],
ripete con i personaggi principali, anche si cambia di sceneggiatori, che ora
sono gli autori di serie come Alias, Fringe, Sleepy
Hollow, e film come Transformers, Star Trek,
Cowboys&Aliens, The Island, ecc.
La resistenza e la
redditività dei supereroi Marvel è davvero sorprendente. Perché The Amazing Spider-Man, in questa seconda parte, non fanno
altro che raccontare di nuovo la storia di Spiderman che il cinema aveva già
raccontato non molto tempo fa (i tre film originali del 2002, 2004 e 2007
incassarono 821, 783, e 890 milioni dollari rispettivamente, rendendo in totale
la somma di 2.494 milioni).
Webb è tornato ad avere un
budget enorme (250 milioni) per consegnare un episodio del fumetto che gli
spettatori sanno già sostanzialmente: cambia il cattivo, ma per il resto non
cambia niente. Lo fa con mestiere, senza speciale brillantezza. Con quella
quota di tono burlone del personaggio, sicuramente il più simpatico di quelli
creati dalla fabbrica Marvel.
I 142 minuti pesano come
una pietra, specialmente nello spesso finale. Gli scrittori sono i re della
cianfrusaglia scoppiettante con le auto che saltano attraverso l'aria e il crollo
di edifici, e sembrano aver paura di dedicare troppo tempo a Peter Parker senza
maschera e in abiti civili, così che hanno disposto lunghe sequenze di azione
acrobatiche. Che gli attori protagonisti sono fidanzati dal 2011 lo si vede in
ogni piano e ha il suo fascino. Un film di quelli che, se l’ho visto, non mi
ricordo o mi confondo. Piacerà alle nuove leve di adolescenti, quelli che nel
2002 avevano tra i 0-4 anni. Alberto Fijo.
ACEPRENSA.
Pubblico: Giovani. (ACEPRENSA)
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