All is lost. Tutto è perduto

22/2/2014. Regista: J.C. Chandor. Sceneggiatura: J.C. Chandor. Interpreti: Robert Redford. 106 min. USA, 2013. Giovani.
Dopo una lunga carriera come pubblicitario e documentarista, nel 2011 J.C. Chandor ha debuttato brillantemente come regista di fiction in Margin Call, un intenso thriller finanziario, con ampio cast di lusso e numerosi dialoghi. Ora cambia radicalmente registro in All is lost, dramma marittimo minimalista in stile Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway, quasi senza dialoghi e con un unico personaggio, interpretato da Robert Redford. Per il suo meritorio lavoro, il veterano attore e regista ha vinto numerosi premi e nomination della critica, tra cui una nomination ai Golden Globe come miglior attore drammatico. Dopo aver vinto il Golden Globe per la migliore musica originale (Alex Ebert), il film opta all’Oscar per i migliori effetti sonori.

Il protagonista senza nome è un settantenne che viaggia in solitario attraverso l'Oceano Indiano in una barca a vela di undici metri. Un giorno, si sveglia bruscamente, e scopre che la sua nave si è schiantato contro un contenitore abbandonato al largo. A seguito dell'incidente, si è aperto una via d’acqua nello scafo e sono state danneggiate le apparecchiature di radio e navigazione. Alla deriva, circondato da squali e quasi senza cibo, con il solo aiuto di un sestante e una carta nautica, l'uomo cercherà di mantenere la rotta verso il corridoio marittimo di grandi navi da carico. Ma proprio da quella direzione si sta avvicinando una terribile tempesta.

Questa tremenda storia di sopravvivenza è sostenuta grazie all’impegno fisico e interpretativo di Robert Redford, e la solida messa in scena di Chandor, che approfittando narrativamente fino l’ultimo angolo della barca, viene fuori più che indenne dalla complessa sequenza della tempesta e spreme drammaticamente la colonna sonora di Alex Ebert, minimalista ma anche varia. In questo senso, All is lost è un esercizio straordinario di stile. Ma, come film, è troppo lungo e difficile da seguire, perché, a differenza di altri simili -Cast, Last Call, Buried (Sepolto), Vita di Pi, Gravity, In solitario... – non rivela assolutamente nulla del protagonista, da dove viene e dove va, e perché è solo nell'oceano. È vero che il film potrebbe essere interpretato generosamente come una favola morale circa l'individualismo e la solitudine di tante persone, ma, ovviamente, non credo che passerà alla storia del genere avventura, o sia un blockbuster. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.


Pubblico: Giovani. Contenuti: --- (ACEPRENSA)

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