The Social Network

20/11/2010. Regista: David Fincher. Sceneggiatura: Aaron Sorkin. Interpreti: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake, Joseph Mazzello, Rooney Mara. 125 m. USA. 2010. Adulti. (XD)

Quando ha debuttato Le vite degli altri, molti critici abbiamo detto che era il miglior film in un decennio. Questo lavoro di Fincher (Seven, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Button) raggiunge quel livello. Almeno per quanto riguarda il cinema americano, è un capolavoro assoluto, sia per l'abilissima direzione di Fincher, che per la sorprendente sceneggiatura dovuta al creatore di West Wing-Tutti gli uomini del presidente, per le interpretazioni di attori molto giovani, nonché per vari altri aspetti della trama del film.



Basato su The Accidental Billionaires, un libro di Ben Mezrich, la storia è la creazione -nel 2004- di Facebook, il social network che conta 500 milioni di utenti in Internet. Il fondatore, Mark Zuckerberg, attualmente ventiseienne, una notte di sette anni fa, mentre studiava a Harvard, con i compagni di stanza, programmatori molto esperti e intuitivi quanto lui, comincia a sviluppare una nuova idea.

Aaron Sorkin ha debuttato come sceneggiatore in A Few Good Men. La sua creazione televisiva, West Wing-Tutti gli uomini del presidente, è la serie più premiata nella storia. Credo che Sorkin sia il miglior scrittore vivente di dialoghi, per la fiction audiovisiva. The Social Network prende spunto da una conversazione al bar, che solo un genio poteva narrare. E continua con una storia avvincente, divertente, drammatica, paurosa, toccante...

Fincher si è messo al servizio di una storia coinvolgente, per niente compiacente, che rivela la grandezza e la miseria di una persona molto intelligente, che ha rivoluzionato la comunicazione interpersonale di una buona fetta di umanità. Al contempo, ha guadagnato una fortuna straordinaria ed ha propiziato modelli di comportamento che stanno esercitando grande impatto, nel bene e nel male, soprattutto sui minori che usano queste reti.

Il ritratto firmato da Fincher e Sorkin di uno di questi geniali personaggi, uscito da un campus della Ivy League, è altamente suggestivo. Hanno raccontato qualcosa di davvero difficile da raccontare. E lo hanno fatto così bene, da sembrare facile. Se i giurati che devono assegnare gli Oscar hanno la testa a posto, dovrebbero attribuirne una dozzina a questo film magistralmente recitato, con un superbo Jesse Eisenberg ed uno straordinario lavoro di Andrew Garfield, che ci ha già stupito con Leoni per agnelli. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: X, D (ACEPRENSA)

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