Bastardi senza gloria

24/10/2009. Regista: Quentin Tarantino. Sceneggiatura: Quentin Tarantino. Interpreti: Brad Pitt, Diane Kruger, Mélanie Laurent, Christoph Waltz, Michael Fassbender, Daniel Brühl. 153 min. USA. 2009. Adulti. (VXD)

Con un cocktail di cinefilia, dialoghi scintillanti, violenza brutale e humour macabro, a Quentin Tarantino è riuscito a girare un film capolavoro, -Pulp Fiction-, ed anche alcune scene memorabili in Le iene – Cani da rapina, Jackie Brown, la saga Kill Bill… Il cineasta di Tennessee ha clamorosamente fallito soltanto in A prova di morte, sanguinoso festival di squartamenti e scemenze assortite. Eccolo ora riprendere il suo standard con Bastardi senza gloria, squilibrata ma divertente commedia bellica dagli echi classici, sulla scorta di film come Quella sporca dozzina (Robert Aldrich, 1967) o I guerrieri (Brian G. Hutton, 1970).




A partire dalla splendida sequenza iniziale -tributo ai western-spaghetti di Leone e Castellari-, il copione e la cinepresa rimangono catturati dal ruolo del “cattivo”: il colonnello Hans Landa, nazista intelligente e machiavellico, chiamato “l’ammazza-ebrei” nella Francia occupata: ci troviamo nel 1940. Mentre Landa ne massacra la famiglia, la giovane Shosanna Dreyfus -sfuggita per il rotto della cuffia- si stabilisce a Parigi, dove dirige una vecchia sala da cinema. La vendetta unirà i destini della giovane e del commando di ebrei statunitensi, specializzata nell'eliminare nazisti, senza pietà.

Di nuovo, Tarantino calca la mano in una rapida sequenza erotica e in alcune brutalità, che obbliga il normale spettatore a distogliere lo sguardo dallo schermo. Ma si tratta di sequenze istantanee, rese più soft da un grottesco senso dello humour. D’altra parte il film, piuttosto leggero e superficiale, perde continuità per il carattere episodico della sceneggiatura e il dilungarsi di alcune scene poco significative, che Tarantino avrebbe dovuto tagliare nel montaggio.

Ma al di là dei difetti fin qui denunciati, s’impone il sensazionale lavoro di tutti gli attori, specialmente di un divertente Brad Pitt e dell'austriaco Christoph Waltz, giustamente premiato al Festival di Cannes 2009. Questa potenza di recitazione degli attori si apprezza specialmente in alcune sequenze memorabili, dove Tarantino si conferma maestro del suspense, della commedia e della messa in scena. Sotto questi aspetti, confeziona un prodotto di alta qualità, con misurata combinazione di pianificazione e montaggio. Una vera rarità, tra i registi della sua generazione. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: V, X, D (ACEPRENSA)

Nessun commento: