The Twiligth saga. Eclipse

10/7/2010. Regista: David Slade. Sceneggiatura: Melissa Rosenberg. Interpreti: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Nikki Reed, Billy Burke.124 min. USA. 2010. Giovani-adulti. (VS)

Continua lo scambio di baci e sguardi ardenti tra la bella Swan e l’edoardiano Cullen, mescolati ad espressioni del tipo "Ti desidero, ma dobbiamo aspettare". Con versetti melodici che esigono cori stile "oooh", "aaah", "come finirà?".



Se il romanzo è banale ed elementare, mellifluo e sentimentale, il film quasi lo sorpassa. La trama, sul tipo di melodramma ottocentesco dei primi tre romanzi, sulla scorta di una tortuosa astinenza da parte di un ragazzo che vuole sangue, e di un'adolescente che vuole sesso (mi dispiace, ma è quello che c’è) si completa con una storiella di scontri tra vampiri e lupi mannari, realizzata da quattro amici appena usciti della scuola superiore e degna comparsata da proiettare ad una festa di laurea.

Tutto è affidato alla contemplazione estatica dei volti dei protagonisti, che non hanno nulla in comune, né alcun ragione per amarsi, perché l'autrice dei romanzi è riuscita nell'intento di non caratterizzare per niente i personaggi. Così, ridotti a pure maschere che i lettori-spettatori possono indossare, in un esercizio di impossibile identificazione in un conflitto irreale.

Quando si mette di mezzo il lupo mannaro arapahos, a torso nudo e in pantaloncini corti, fresco di doccia solare, viene voglia di mettersi a piangere: il triangolo tra la Bella e le Bestie, motore di un film davvero lento, è talmente patetico che si capisce perché i registi si diano il cambio: non lo reggono loro stessi.

I produttori continuano però a servirsi di professionisti di chiara fama: Howard Shore, compositore della penosa musica de Il Signore degli Anelli, autore del sottofondo musicale, insistente e noioso; lo spagnolo Aguirresarobe, che fotografa senza posa i protagonisti in paesaggi nebbiosi stereotipati; e infine due attrici di grande talento, Bryce Dallas Howard e Catalina Sandino Moreno, che recitano però brevi comparse, una più ridicola dell’altra. Il regista britannico David Slade (Hard Candy, 30 giorni di buio) ha dovuto essere assunto per occuparsi di alcune risibili sequenze violente e di quattro o cinque situazioni morbose del tipo: “Bella dorme abbracciata al torace del lupo culturista, mentre contempla la scena il vampiro, malaticcio sciocco, e imbrattato di polvere di talco”.

La cosa che sgomenta è che sono in programma due ulteriori prossimi episodi. Alberto Fijo. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani-adulti. Contenuti: V, S (ACEPRENSA)

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