Memorie di una geisha

18/2/2006. Regista: Rob Marshall. Sceneggiatura: Robin Swicord, dal romanzo di Arthur Golden. Interpreti: Zhang Ziyi, Gong Li, Michelle Yeung, Ken Watanave, Koji Yakusho. 144 min. USA. 2005. Adulti. (XS)

Nel 1929, due bambine di un paese della costa sono vendute dal padre e trasferite a Kyoto. La più grande diventa prostituta, mentre la piccola, Chiyo, serve in una casa di geishe, raffinate donne la cui formazione è incentrata esclusivamente nell’intrattenere uomini importanti con la loro compagnia, la loro conversazione, i loro canti e danze, nonché, al momento opportuno, i favori sessuali. Col passar del tempo, Chiyo si converte nella bellissima geisha Sayuri, invidiata dalla compagna Hatsumono, nonché tormentata dal il suo impossibile amore per un imprenditore, conosciuto quando era ancora bambina.

Per la sua esecuzione, questo adattamento del best seller di Golden sembra un colossal dell’epoca classica di Hollywood, con tutto il suo glamour, il suo romanticismo scatenato e la dovizia di mezzi profusi. Emergono l’ambientazione, la coloristica fotografia di Dion Beebe, nonché la sconvolgente colonna sonora sinfonica di John Williams, vincitrice del Globo d’Oro. Anche le recitazioni sono molto buone, sopra tutto Go Ling e Zhang Ziyi, fronte a fronte. La messa in scena di Rob Marshall (Chicago) risulta vibrante, specialmente quando estenua il ricorso alle sequenze di danza, per risolvere le sequenze più emotive.

Resta il fatto che il film manca un po’ di credibilità, e molto di profondità morale. Eccessivi alcuni toni melodrammatici, talvolta enfatici e tediosi. In ogni caso, rimane un film gradevole, sufficientemente elegante nel trattamento di un tema, che sembrava già condannato in partenza ad una sordida deriva. Jerónimo José Martín. ACEPRENSA.

Pubblico: Adulti. Contenuti: X, S (ACEPRENSA)

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