Oblivion


 20/4/2013. Regista: Joseph Kosinski. Sceneggiatura: Joseph Kosinski, Karl Gajdusek. Intérpretes: Tom Cruise, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, Melissa Leo. 126 min. USA. 2013. Giovani. (V, S)


Anno 2077. La Luna è stata distrutta e la Terra è inquinata, a causa della guerra con gli alieni, ma alla fine ha vinto l'uomo. I sopravvissuti sono stati costretti all'esilio verso altri pianeti, e pochi eletti sono destinati sulla Terra per controllare i droni che ottengono preziose risorse naturali. Uno è Jack Harper, che con la sua compagna Victoria compie la sua missione dopo che ai due è stata cancellata la memoria, un'azione che dovrebbe facilitare il loro duro lavoro. Mentre lei esegue i compiti assegnati da Control in modo metodico, lui mette in dubbio tutto e si pone domande su quello che era la sua casa, la Terra.

Con Oblivion, basato su un racconto di fantascienza del regista, Joseph Kosinski, dimostra che questi può fare film più interessanti che Tron: Legacy, sicuramente dal grande impatto visivo, ma vuoto e noioso. Qui combina le immagini e il design spettacolare, con una trama leggermente divertente e tocchi apocalittici, con cenni a La guerra delle galassie, 2001: Odissea nello spazio e Matrix, ma senza rinunciare alla propria personalità.

Oblivion affronta idee come la manipolazione, l'accettazione passiva dello status quo e l'uso della libertà per plasmare il proprio destino, avendo come sfondo la Terra a pezzi; metafora del cinema attuale per parlare delle minacce che dobbiamo affrontare. E lo fa senza complicarsi la vita, in modo che malgrado paradossi e sorprese argomentali discutibili, in fondo abbiamo una storia semplice in cui la parte più debole è quella sui ribelli, un gruppo di personaggi senza grande interesse: vedi lo svogliato Morgan Freeman e Nicolaj Coster-Waldau.

Così il re della funzione è Tom Cruise, con le loro principesse Olga Kurylenko e la poco conosciuta Andrea Riseborough. C'è anche spazio per parlare di amore, e fare un occhiolino romantico a Un amore splendido nell'Empire State Building. José María Aresté. ACEPRENSA.

Pubblico: Giovani. Contenuti: V, S (ACEPRENSA)

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